Maurizio Sarri è tornato a parlare del Calcio Napoli. L’ex allenatore azzurro è stato uno dei simboli dell’era De Laurentiis, regalando forse la più grande “illusione” ai tifosi moderni, col famoso Scudetto perso totalizzando 91 punti (record assoluto per una seconda classificata) che portò con sé la famosa storia della “sconfitta in albergo”. Il tecnico è ritornato su quella difficile serata ed ha poi rivelato alcuni retroscena della sua carriera, tra cui anche il successivo approdo alla Juventus.
In una intervista al Corriere della Sera il tecnico toscano è ritornato sulla famosa serata di Inter-Juventus che spense le speranze Scudetto, poi definitivamente naufragate meno di 24 ore dopo con la sconfitta per 3-0 contro la Fiorentina: “Lo scudetto perso in albergo con il Napoli? Si può ridere finché si vuole, ma andò così. Ci fu un errore clamoroso di Orsato in Inter-Juventus e noi eravamo in ritiro in albergo, uscii incazzato nero dalla mia stanza, volevo spaccare tutto. Vidi i ragazzi seduti sulle scale dell’hotel a piangere. Poi perdemmo contro la Fiorentina e lo scudetto andò alla Juve”.
Sul passaggio alla Juventus e sul rimorso Milan: “Da tifoso del Napoli ho fatto fatica ad allenare la Juventus. Non avrei dovuto lasciare il Chelsea, ma volevo tornare in Italia. Il Milan forse è un mio rimpianto. Il Napoli con Conte dovrà fare un percorso, stravolgere il modo di giocare”.
E su Antonio Conte al Napoli: “Antonio è molto veloce in queste situazioni. Non li vedo fuori dai primi tre in classifica. Con De Laurentiis non sempre il rapporto è stato semplice, ma lo ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di allenare la squadra che tifavo da bambino. Comprerò casa a Napoli”.