Calcio Napoli

La stampa umilia Di Lorenzo: “Una tortura dal primo minuto. Nico Williams lo taglia a fette”

Nella debacle azzurra di ieri sera contro la Spagna in pochi possono dire di aver “salvato la faccia”. Il passivo finale per gli uomini di Spalletti è stato un 1-0 che grazia l’Italia ma la mette nella difficile situazione di non poter sbagliare lunedì sera contro la Croazia. Una sconfitta significherebbe un’eliminazione quasi certa. Nell’occhio del ciclone della stampa ci è finito Giovanni Di Lorenzo. Il terzino, è stato il peggiore in campo e tutti ora puntano il dito verso il calciatore e il suo agente, che nel mese antecedente all’Europeo ha preferito mischiare le idee nella testa del calciatore e i risultati si vedono adesso sul campo (in una dinamica molto simile a quella che sta succedendo a Kvara in Georgia).

La stampa italiana boccia Di Lorenzo, è un plebiscito di 4 per il difensore dell’Italia

Sicuramente più pesante e critico il giudizio della Gazzetta dello Sport, che al difensore del Napoli rifila un secchissimo 4 motivandolo così: “Una tortura fin dal primo minuto contro lo scatenato Williams. Va tanto in confusione che comincia a sbagliare gli appoggi da un metro. Andava cambiato all’intervallo, al massimo ad inizio ripresa”.

Anche il Corriere dello Sport si accoda al giudizio della Gazzetta e rifila al terzino un 4 con questa motivazione: “Nico Williams contro di lui usa la moto e gli va via in ogni azione senza appello e con una bellezza ed una facilità impressionante. Non è serata per il capitano del Napoli”.

Chiude invece Tuttosport, dando 4.5 al calciatore (voto più alto tra le varie testate) ma la motivazione è una durissima critica: “Avvio da incubo per come si fa infilare due volte in dribbling da Nico Williams che lo taglia a fette e crea due pericoli enormi. La fortuna continua ad assistere lui e l’Italia. Ma è una sofferenza costante e inaudita”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".