Calcio Napoli

Antonio Conte sul presepe: il tecnico del Napoli omaggiato prima della conferenza

Antonio Conte si presenta alla stampa come nuovo allenatore del Calcio Napoli. Il tecnico leccese sta vivendo una giornata speciale con la presentazione al Palazzo Reale con più di mille tifosi all’esterno ad incitare l’allenatore. Tanta gratitudine e tanto affetto per il tecnico, nonostante il suo passato juventino: adesso indossa la maglia azzurra ed è questo ciò che conta. Prima della presentazione per Conte è arrivata la tanto attesa e classica statuina del presepe, consegnata qualche minuto prima della conferenza con lo stupore della famiglia dell’allenatore che ha assistito alla scena.

Conte omaggiato con la statuina del presepe prima della conferenza del Napoli

Sorrisi e stupore per il tecnico azzurro alla consegna del “cimelio”. Sorpresa anche per la moglie e la figlia che hanno assistito alla scena. Il tecnico ha chiesto prima alcune informazioni sul manufatto, poi ha posato per una foto che rimarrà nella storia. Sarà la prima di tante, magari con qualche trofeo tra le mani? Nel frattempo Conte arringa i tifosi e la stampa promettendo massima professionalità e uno scatto d’orgoglio.

Queste le prime parole del tecnico azzurro: “Quello che posso promettere è certamente ‘serietà’, che è una parola spesso sottovalutata. Serietà nei confronti del Napoli, serietà nel trasmettere il mio modus operandi e la mia mentalità del fare. Voglio rendere orgogliosi i calciatori e i tifosi. I tifosi devono riconoscersi nella squadra che tifano. Il nostro obiettivo massimo è renderli orgogliosi dell’impegno e del calcio giocato che proporremo. Si parla sempre di maglia sudata: nel calcio esistono vittoria e sconfitta, ma non devono mai mancare l’impegno e la volontà di fare. Non mancherà mai. Massima serietà sotto tutti i punti di vista. Daremo anche oltre il massimo per i nostri tifosi”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".