La nuova era di De Laurentiis, dopo Conte ecco il vivaio: “In tutta Europa a scovare talenti”

Conte, vivaio, stadio: la nuova era di Aurelio De Laurentiis


La rivoluzione Napoli continua, con Aurelio De Laurentiis che sembra intenzionato a fare di tutto affinché la società si proietti davvero tra i top club d’Europa. Per fare ciò è necessario investire nelle strutture e nella pianificazione, tra cui rientra il progetto del vivaio dove finalmente è stato compiuto il primo passo.

Una nuova era per il Napoli di De Laurentiis

L’ingaggio di Antonio Conte ha segnato una svolta nella storia del Calcio Napoli, almeno riguardo al ventennio di gestione De Laurentiis. Il presidente, che in conferenza stampa a Palazzo Reale ha parlato soltanto per 2 minuti e 40 secondi, si è affidato a una vera e propria figura manageriale che non si occuperà solo di campo, allenamenti e formazioni da schierare. Conte ha ribadito questo concetto ed ha marcato il territorio precisando che decide lui su permanenze, partenze e acquisti di calciatori. Aurelio De Laurentiis, insomma, si è deciso a delegare alcuni aspetti probabilmente per concentrarsi su altro, cominciando a creare una struttura societaria vera e propria. Sia chiaro, finora si tratta di premesse che devono trovare seguito.

Nasce il progetto vivaio con osservatori in tutta Europa

Dopo una lunga esperienza da team manager Beppe Santoro tornerà ad occuparsi delle giovanili. Lo ha detto proprio De Laurentiis a margine dell’inaugurazione dello stadio comunale di Telese Terme: Santoro si occuperà di tutto ciò che riguarda il vivaio. Il patron ha annunciato anche l’assunzione di diversi professionisti, presumibilmente degli osservatori, che saranno inviati in giro per l’Italia e l’Europa per scovare giovanissimi talenti da far crescere all’ombra del Vesuvio. Confermato anche il ruolo di Grava dato che De Laurentiis si dice molto contento del suo operato con la Primavera.

L’obiettivo stadio è il più ambizioso

Tra gli obiettivi di Aurelio De Laurentiis continua ad esserci lo stadio ed in tal senso i rapporti con il Comune di Napoli stanno diventando più distesi. Il presidente ha compreso che bisogna muoversi sul piano della diplomazia e che bisogna cedere qualcosa per ottenere ciò che si vuole. Avere un profilo basso è utile allo scopo, tanto più che alcune uscite del passato hanno finito con il rovinare trattative che sembravano essere a buon punto. Il Maradona dovrebbe essere l’impianto prescelto, abbandonate le velleità su Bagnoli che ultimamente erano le più gettonate dal presidente.


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