Calcio Napoli

Osimhen sultano triste d’Arabia: l’Al-Hilal paga la clausola e la Premier si defila

Triste e rassegnato, Victor Osimhen è oramai ad un vero e proprio bivio di mercato. Il nigeriano è deluso dalla Premier League che lo ha totalmente snobbato, con Arsenal e Chelsea su tutte che dopo qualche interessamento iniziale hanno deciso di arenare ogni trattativa complice la clausola, ritenuta troppo alta per il calciatore. Alla porta della SSC Napoli arrivano solo “bussate arabe” e stavolta è quella dell’Al-Hilal che ha fatto capire che vuole pagare i 130 milioni al Napoli, come riferito anche da Sportmediaset. Da convincere però c’è il calciatore, anche se dalle ultime pare essersi “rassegnato” ad un futuro in Arabia.

L’Al-Hilal nel destino di Osimhen, il Napoli pronto a cederlo ma concede ancora qualche giorno alla Premier

Sempre come riferito da Sportmediaset, il Calcio Napoli vuole dare ancora qualche giorno di tempo alla Premier League. Il campionato inglese è il sogno di Osimhen, che però potrebbe restare tale, visto che nessuna squadra si è presentata alla porta con intenzioni serie. Per questo motivo anche il calciatore sembra essere rassegnato ad un futuro in Arabia, dove lo aspetta la squadra di Neymar e Milinkovic Savic tra i tanti, che ha appena chiuso il campionato vincendolo con 31 vittorie e 4 pareggi in 34 partite stagionali, facendo di un sol boccone l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo.

Nel mentre Antonio Conte non gli chiude del tutto le porte. Il tecnico ha convocato il nigeriano per il ritiro di Dimaro. La volontà dell’allenatore leccese è quella di voler testare l’attaccante, anche se la pressione di Lukaku sembra essere sempre più grande. L’ex Inter però potrà arrivare solo dopo la cessione del nigeriano, che complice i 10 milioni l’anno di stipendio è un peso non da poco per le casse azzurre e la volontà è quella di venderlo a tutti i costi.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".