E se Conte e Osimhen si innamorassero in una notte di mezza estate a Castel Volturno…


Il sogno Shakespeariano dei tifosi del Calcio Napoli è di quelli romantici e complicati assai. Forse impossibile, anzi certamente. Perché Antonio qualche giorno fa è stato chiaro a riguardo. Perché Victor lo è stato ancor di più mesi fa. Perché l’ingaggio è altissimo, fuori target societario, e non ci sono le coppe.

È impossibile perché il club potrebbe anche abbassare le pretese iniziali insite nella clausola pur di trovare una chiave. È impossibile perché è troppo tempo che la soluzione finale sembra essere lì ad un passo. Eppure…

E se Antonio Conte e Victor Osimhen si innamorassero in una notte di mezza estate a Castel Volturno…

Eppure domani (martedì 9 luglio 2024), Victor Osimhen si presenterà regolarmente a Castel Volturno per il raduno previsto dalla SSC Napoli, prima della partenza per Dimaro-Folgarida. Tra poche ore il bomber nigeriano conoscerà Antonio Conte, il tecnico scelto dal patron Aurelio De Laurentiis per far tornare velocemente il club in cima.

In questo clima di incertezza generale sulla questione, è lecito dunque sognare. E meno male. I tifosi azzurri lo stanno facendo da intere settimane stringendo forte gli occhi. Hanno sperato con tutte le forze che si arrivasse almeno ad un incontro tra i due. “Fà che quantomeno si conoscano, pochi giorni insieme, e poi chissà”. 

Ed effettivamente sarà proprio così: il tecnico leccese domani stringerà forte la mano all’attaccante come solo lui sa fare. Lo guarderà intensamente, trasmettendogli tutto il suo desiderio recondito di poter lavorare insieme almeno per un po’.

Osimhen guadagna 10 milioni di euro all’anno, ma il Napoli ha tutte le capacità per poter sostenere l’ingaggio almeno per una stagione. Nonostante l’assenza di coppe. Le stesse coppe che Victor non giocherebbe se si trasferisse ad esempio in Arabia Saudita, dove attualmente risiedono gli unici in grado di pagare la clausola di 120 milioni di euro che De Laurentiis pretende.

Dall’Inghilterra segnali incoraggianti non arrivano, così come dal Paris Saint Germain. La verità è che Osimhen è un attaccante complicato, che la città partenopea ha imparato ad amare nonostante le sue uscite non sempre lucide, nonostante i suoi strampalati viaggi in Africa nel bel mezzo della stagione che terminano spesso con un infortunio, nonostante i periodi bui.

Certamente lo sa anche lui: difficilmente sarà voluto bene e coccolato così altrove. Difficilmente il suo rendimento a corrente alternata basterà a garantirgli sempre una maglia. Sempre la gloria.

Intanto, a Castel Volturno, il vento che ritroverà Osimhen non è certo quello di maggio. È un vento di mezza estate carico di attesa, positività, voglia di rivalsa. E allora perché non rimanere un altro anno, respirarlo, vincere e sognare tutti insieme?


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