Calcio Napoli

Meret ci ricasca, ma ora sono finiti i bonus. E la squadra deve iniziare ad aiutarlo

Alex Meret si appresta a disputare la sua sesta stagione da portiere del Calcio Napoli. Il 27enne nativo di Udine è sempre stato considerato uno dei migliori portieri del panorama italiano, come testimoniato dalla sua presenza fissa in nazionale, ma non è mai riuscito a fare il definitivo salto di qualità.

Il numero uno azzurro ha costantemente alternato grandi parati ad errori clamorosi, come quello commesso nell’ultima amichevole persa dagli uomini di Antonio Conte contro gli spagnoli del Girona per 0-2.

Meret ci ricasca, ma ora sono finiti i bonus. E la squadra deve iniziare ad aiutarlo

La verità è che Meret è un portiere atipico per il calcio moderno, e si trova spesso a disagio a dover utilizzare i piedi quando è coinvolto nella manovra. Mancino, 1,90 m di altezza, Alex ha nell’elasticità la sua dote migliore. Le parate più importanti della sua carriera sono infatti state grandi ‘colpi di reni‘, che hanno esaltato la sua reattività e tutto l’istinto.

Il calciatore della SSC Napoli è però incappato in una serie di strafalcioni, che si sono ripresentati in maniera sistematica (e continuano a farlo), collegabili ad una timidezza fuori dai pali che non sembra essere riuscito a curare. 

Il passaggio errato contro il Girona ha però evidenziato un altro problema non imputabile a lui: la famigerata mancata percezione del pericolo di cui ha parlato molto spesso Francesco Calzona nel corso della stagione passata.

Si, perché anche se Meret ha commesso un’ingenuità con quel passaggio corto, Frank Anguissa non è stato da meno, rimanendo fermo sulle gambe e non andando verso il proprio portiere per cercare di risolvere il problema creato.

Ed immediatamente sono tornati alla mente dei tifosi i fantasmi che sembravano essere stati riposti in un baule e gettati in fondo al mare. Alle spalle di Alex, quest’anno ci sarà Elia Caprile, tornato alla casa madre dopo l’ottima esperienza di Empoli. Sembra essere lui il portiere del futuro nell’immaginario della società.

La sua presenza, unita a quella del sergente Antonio Conte, certamente gioverà all’estremo difensore friulano: in questa annata, proprio non si potrà sbagliare.

La pelota no se mancha.