L’Atalanta vuole Raspadori, il Napoli non può regalarlo: è costato 30 milioni


L’Atalanta è seriamente interessata a Giacomo Raspadori. La società di Antonio Percassi vuole rinforzare la rosa, che quest’anno sarà impegnata anche in una Champions League dove non si vuole affatto sfigurare. Dopo la cessione di Teun Koopmeiners la Dea ha anche maggiore liquidità derivante dai 52 milioni più 6 di bonus con cui la Juventus si è impegnata per asicurarsi le prestazioni dell’olandese. Il profilo individuato sarebbe così quello del partenopeo e, di fronte ad un’offerta congrua, Giovanni Manna e Aurelio De Laurentiis potrebbero acconsentire al trasferimento.

L’offerta dell’Atalanta per Giacomo Raspadori

A riportare l’indiscrezione di mercato è Alfredo Pedullà, che ha anche ribadito i contatti intercorsi tra il Calcio Napoli ed i bergamaschi. Il Napoli tuttavia per prelevarlo da Sassuolo ha sborsato 30 milioni di euro tra prestito oneroso e riscatto. Per tale motivo o l’Atalanta si muove secca e decisa mettendo sul piatto un’offerta economica importante, oppure riceverà un cortese no. Poiché i partenopei cercano un esterno, sarebbe logico anche immaginare uno scambio con conguaglio a favore del Napoli – si è parlato di Zappacosta –  ma a quel punto l’Atalanta dovrebbe coprire l’assenza.

Se parte Raspadori può arrivare un difensore?

Difficile anche che Antonio Conte possa essere contento di privarsi di una pedina al momento molto importante. Il tecnico, dopo la partita con il Bologna, ha ribadito quanto lo ritenga un uomo importante insieme a Giovanni Simeone. A meno che, grazie alla cessione, si possano sbloccare altri movimenti in arrivo che possano risolvere delle criticità, come un rincalzo in difesa viste le evidenti difficoltà di Juan Jesus. Almeno un esterno dovrebbe arrivare a prescindere: i nomi sono Dedic ed Ebimbe.

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