È vicino l’accordo a tre tra Napoli, Al-Ahli e Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano avrebbe accettato la proposta degli arabi che gli offrono uno stipendio di 40 milioni di euro all’anno per 4 anni, con una clausola rescissoria relativamente bassa che gli permetterebbe di tornare in Europa più agevolmente.
La società di Aurelio De Laurentiis e l’Al-Ahli avrebbero già discusso e trovato l’accordo economico per la cessione del cartellino di Osimhen. La parola ora passa a Victor, che deve dare il proprio consenso prima che il tutto diventi ufficiale. Roberto Calenda, il suo agente, ha fatto un capolavoro: ha strappato un accordo da 40 milioni di euro l’anno per il suo assistito, l’inserimento di una clausola rescissoria inferiore ai 100 milioni di euro ed ovviamente delle commissioni sostanziose. Nelle casse del Napoli dovrebbero arrivare 80 milioni di euro più il 15% su una futura vendita se effettuata entro agosto 2026.
Il tempo poi ci dirà se a guadagnarci più di tutti sarà stato proprio il procuratore, tra rinnovo con il Napoli a gennaio ed un trasferimento in Arabia che potrebbe compromettere la carriera di Osimhen. Le lezioni d’altra parte sono fatte per essere assimilate: l’esistenza di una clausola rescissoria non implica che qualcuno la pagherà. Chelsea e PSG, per discorsi diversi ma entrambi legati a valutazioni economiche, non hanno fatto follie.
Ad ogni modo il termine finale dell’operazione non deve essere per forza quello della mezzanotte di stasera, quando il calciomercato sarà ufficialmente concluso in Europa. In Arabia Saudita le operazioni in entrata possono essere ufficializzate fino al 2 settembre, anche se è più probabile che – se l’operazione si farà – le firme possano essere apposte in giornata perché Giovanni Manna vorrebbe completare la rosa con ulteriori innesti. “La società sa cosa serve”, ha detto ieri in conferenza stampa Antonio Conte. A centrocampo si attende la risposta del Brighton circa Billy Gilmour, che vuole accasarsi sotto il Vesuvio, mentre sugli esterni manca oggettivamente qualcosa agli azzurri. Possibile anche un rincalzo in difesa, ma qui può venire in soccorso il mercato degli svincolati che si possono tesserare fino al 12 dicembre 2024.