Calcio Napoli

Prove di tregua con Folorunsho: il piano del Napoli per il reintegro del centrocampista

Un contratto di cinque anni è stato stipulato per valorizzare Michael Folorunsho in questo Napoli, dopo una buona stagione a Verona e un’estate difficile. I primi mesi in azzurro del centrocampista non sono stati affatto semplici, a causa di uno “screzio di mercato” con l’Atalanta, che aveva mostrato interesse per il giocatore, salvo poi tirarsi indietro quando il Napoli ha modificato alcuni parametri della trattativa. Folorunsho, però, vuole concentrarsi sul presente e, durante questa pausa, cercherà di convincere Antonio Conte a reintegrarlo in rosa.

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Anche per Folorunsho l’ultima settimana di mercato non è stata facile. Il centrocampista aveva dato l’ok al trasferimento; Lazio e Fiorentina hanno provato a ingaggiarlo, ma senza particolare successo. Specialmente per le modalità della trattativa: entrambe le squadre hanno proposto un prestito, un’opzione che non è piaciuta a De Laurentiis e allo staff azzurro, i quali hanno rifiutato in ogni modo, dopo aver tentato di aggiungere la clausola dell’“obbligo di riscatto” sui prestiti, che non è stata accettata dalle due contendenti.

La pausa sarà un’opportunità per il centrocampista per provare a rientrare nelle rotazioni di Antonio Conte. Gli azzurri stanno studiando le migliori modalità, anche perché, a differenza delle situazioni di Mario Rui e Victor Osimhen, su Folorunsho è stato fatto un grosso investimento (i cinque anni di contratto ne sono un chiaro esempio). Le parti stanno lavorando insieme e sono stati numerosi i colloqui tra il calciatore, lo staff e il procuratore. Tutti vogliono procedere verso il reintegro, dando a Conte un’opzione in più nel pacchetto dei centrocampisti. Questi quindici giorni saranno dunque molto importanti: l’ex Verona vuole tornare per dimostrare il suo valore, e Antonio Conte ha aperto la porta.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".