Il Calcio Napoli ha chiuso il mercato con la cessione di Victor Osimhen. Una trattativa infinita quella col nigeriano, oltre tre mesi di limbo senza risposte concrete. Tra una clausola che nessuno voleva pagare e la volontà del calciatore, di non rinunciare a nemmeno un centesimo del suo profumato stipendio.
Una situazione senza precedenti chiusa solamente negli ultimi giorni grazie alla contrattazione lampo con il Galatasaray, che si è assicurata il calciatore in prestito secco. Su questo passaggio però ci sono ancora strascichi, specialmente per il suo agente Calenda, che a Radio Kiss Kiss Napoli è tornato sulla questione.
Il procuratore si è espresso così sul tema: “La prima volta che vidi Osimhen nel Napoli, anni fa, pensai che sarebbe diventato un calciatore da 200 milioni. Io lo avrei venduto a 200 milioni, intravidi delle qualità che subito salgono agli occhi. Quando ho visto che s’è inceppata la macchina del management ho pensato che un campione di questo livello sia stato portato ai minimi termini e mi piange il cuore. E’ più di una sconfitta vederlo in Turchia, ma non tanto per la squadra, ma per come ci è arrivato in Turchia”.
“Ci è arrivato come una scarpa di scarto, non è arrivato come il campione che è. Non mi sono voluto intromettere nella trattativa Osimhen nonostante il suo agente si tuffò su Maicon, anni fa, che era un mio calciatore. Se l’avessi gestito io in cinque minuti gli avrei risolto i problemi, prima quelli d’immagine perchè oggi la sua immagine è sotto terra. Questo è un omicidio sportivo, quello di far apparire un suo video nei social in cui attacca Napoli ed i napoletani. Ho i miei metodi e sono quelli alla portata di tutti, avrei fatto una conferenza stampa, avrei riabilitato la sua immagine dichiarando amore per Napoli. Avrei parlato anche con Conte se fosse stato il caso e per questo si doveva fare un trasferimento concordata tra club, allenatore e calciatore”.