Romelu Lukaku è diventato il nuovo idolo dei tifosi del Calcio Napoli. Nei pochi minuti giocati contro il Parma, l’attaccante belga è riuscito a guidare la squadra verso un’insperata rimonta, realizzando anche il suo primo gol in maglia azzurra.
Il possente centravanti ha vissuto fino ad ora una carriera costellata di successi, riuscendo a conquistare trofei con le maglie di Anderlecht, Inter e Chelsea. Con i londinesi, nel 2021, si è addirittura laureato campione del mondo a livello di club.
Ma la sua vita è iniziata in una condizione di drammatica povertà, come raccontato in una storica intervista rilasciata al The Players’ Tribune: “Quando avevo 6 anni, il menù a casa era sempre lo stesso: pane e latte. Un giorno vidi mia madre mescolare qualcosa con il latte: sorrideva come se fosse tutto ok, ma in realtà stava mescolando l’acqua, perché non avevamo i soldi per farlo durare tutta la settimana. Non eravamo poveri, peggio”.
“A volte tornavo a casa la sera e le luci erano spente: l’elettricità mancava anche per due, tre settimane. E non avevamo l’acqua calda: mia madre scaldava l’acqua col bollitore per poter fare la doccia”.
“Un giorno tornai da scuola e trovai mia madre in lacrime. Le dissi: “Mamma, le cose cambieranno. Presto giocherò con l’Anderlecht”.
Un’infanzia che ha segnato irrimediabilmente il suo modo di pensare e agire. Il rapporto viscerale con la madre, è stato sporcato negli ultimi anni da un aneddoto raccontato da Farhad Moshiri nel gennaio 2018. Il principale azionista dell’Everton, rivelò infatti che non era riuscito in alcun modo a trattenere Lukaku, nonostante un sostanziale aumento dell’ingaggio offerto, giustificando così il rifiuto: “Durante la riunione Romelu ha chiamato sua madre. Ha detto che era in pellegrinaggio in Africa o da qualche parte e aveva ricevuto un messaggio voodoo che gli diceva che doveva andare al Chelsea“.
Successivamente, attraverso il proprio pool di avvocati, il calciatore smentì categoricamente la vicenda, sottolineando come quei riti non facessero parte delle sue convinzioni, essendo tra l’altro molto cattolico.
Una vicenda che il belga non è mai riuscito a scrollarsi totalmente di dosso, e che è ritornata prepotentemente in auge nel 2021, quando durante un derby di Coppa Italia tra Inter e Milan, ebbe un violento face to face con Zlatan Ibrahimovic, non uno qualsiasi. “Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m…, piccolo asino” furono le parole pronunciate dallo svedese, rispolverando l’aneddoto. Lukaku rispose in maniera altrettanto cruenta, con un “Ti sparo in testa” certamente da censurare.
Dopo circa due anni, al termine di una sfida tra il Belgio e la Svezia, i due hanno speso parole decisamente più concilianti l’uno nei confronti dell’altro. Romelu, parlando di Ibra, dichiarò infatti di non avere rancore, ma “solo rispetto“. L’ex collega si limitò solo a dire “quello che succede in campo, rimane in campo”. Meglio di niente.