Maurizio Sarri è tornato a parlare ai microfoni della stampa. L’ex allenatore della Lazio mentre aspetta la sua prossima avventura si è confidato alla Gazzetta dello Sport. Il tecnico è voluto tornare a parlare del Calcio Napoli, capitolo fondamentale della sua carriera, tra passato e presente. Complimenti per tutti ma c’è anche un rimorso, quello che difficilmente Christian Maggio dimenticherà.
Il tecnico ha voluto aprire la sua intervista parlando del Napoli di Conte, rimarcando la sua stima per il tecnico pugliese: “Sono ammirato da Conte. Antonio, oltre ad essere un grandissimo allenatore, ha questa capacità di far investire i suoi club. Il Napoli ha costruito una squadra forte e Antonio realizzerà un ciclo importante. Non so se vincerà subito, ma la storia di Conte è quella. Aurelio è impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre grato per avermi fatto allenare la squadra del cuore. I suoi silenzi sorprendono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo“.
L’ex Lazio riguarda al passato, ricordando un Napoli-Crotone che ha fatto scalpore per il mancato impiego di Christian Maggio: “A chi devo chiedere scusa? A Christian Maggio. Mi sono scusato personalmente quando ci siamo rivisti qualche mese fa a Coverciano. La mia ultima partita a Napoli coincideva con il suo addio agli azzurri: preso dalla voglia di chiudere a 91 punti, non l’ho fatto entrare. Ho sbagliato”.
Prima di concludere, il tecnico ha voluto svelare un retroscena sui presidenti avuti in carriera, su tutti Aurelio De Laurentiis: “Al di là delle divergenze, sono bei personaggi. Lotito a cena è uno spasso, poi ci puoi litigare discutendo di calcio. Il più brillante? De Laurentiis passa per non essere generoso, ma a Natale faceva sempre regali importanti”.