Conte alla vigilia della partenza per Cagliari: “Per vincere bisognerà sporcarsi le mani”

Antonio Conte in conferenza stampa


Il tecnico del Calcio Napoli Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partenza per Cagliari, dove gli azzurri affronteranno domenica con calcio d’inizio alle ore 18 i padroni di casa allenati da Davide Nicola.

Conte alla vigilia della partenza per Cagliari: “Per vincere bisognerà sporcarsi le mani”

Queste le parole del mister:

Cosa si aspetta dal mini-ciclo che sta per iniziare?

“Mi aspetto continuità di prestazioni e risultati. Mi aspetto che i nuovi possano inserirsi quanto prima nel nostro contesto. Mi aspetto continuità dal gruppo”.

Romelu Lukaku è pronto a partire titolare?

“Ha utilizzato la sosta per cercare di entrare a pieno ritmo sul piano fisico ed anche tattico. C’è stato grande impegno, è venuto anche nei momenti liberi. C’è grande predisposizione, sta migliorando in tutto e vedremo, ci sono ancora due allenamenti e poi deciderò”.

Qual è il suo bilancio di questi primi 100 giorni?

“Sicuramente sono stati giorni intensi, sotto tutti i punti di vista. Si è lavorato non solo in campo, ma molto anche fuori. Devo dire che bisognava lavorare e abbiamo lavorato tanto, mi ritengo soddisfatto, questi 100 giorni hanno dato un indirizzo”.

Come sta Kvaratskhelia?

“I nazionali sono tornati tutti in buone condizioni. Kvaratskhelia ha avuto un problema alla caviglia, valuteremo in queste due sessioni e decideremo”.

Il suo Napoli è indicato come una delle favorite alle primissime posizioni.

“Mi porto dietro una grande pressione. Avendo vinto in passato, fanno 1+1= 2 e si aspettano questo a prescindere. L’avete detto dal primo giorno quando ci mancava mezza squadra. È una responsabilità, non mi sottraggo, ma la vivo in maniera serena, sapendo che dobbiamo lavorare e crescere. L’ha ribadito anche il presidente parlando di anno zero, magari non è proprio un anno zero ma c’è una profonda ricostruzione in atto. Il mercato l’ha detto, se prendi sette giocatori e ne vanno via tredici significa che c’è un cambiamento importante. So cosa mi attende, conosco le aspettative su di me. L’unica mia arma è il lavoro”.

Vedremo qualcosa di diverso a centrocampo ora che il mercato è chiuso?

“A prescindere da tutto, veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, sul quale mi auguro dei progressi. Il mercato ha portato dei miglioramenti rispetto al principio. Poi sicuramente ci saranno situazioni da valutare, ci stiamo lavorando. Cerco l’abito migliore da cucire addosso: i tecnici sono un po’ sarti, ma non si inventa nulla da un momento all’altro e ci stiamo lavorando per avere equilibrio nelle due fasi”.

Che idea si è fatto di McTominay e Gilmour.

“Ho ricevuto ottime impressioni, sono due ragazzi seri. Ho potuto conoscerli bene anche nella mia esperienza in Premier da avversari. Loro ci alzano il livello, portano competizione e questa deve essere la nostra strada. Nel tempo dobbiamo creare una rosa competitiva, dove non ci sono posti prestabiliti e con qualcuno che gioca sicuro. Non ragionando da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione di competere per tutti i traguardi”.

Folorunsho è stato reintegrato. Che contributo potrà dare alla causa?

“Le vicende di mercato l’hanno portato ad allenarsi a parte. Adesso è stato reintegrato: è un bravo ragazzo, un lavoratore, sicuramente darà un contributo importante al Napoli. Siamo contenti sia qui con noi”.

Le insidie della trasferta di Cagliari quali saranno?

“Grazie della domanda, indirizziamo il tiro dove più ci interessa. Affrontiamo una squadra tosta, come tutte quelle di Nicola, un allenatore sottovalutato. Ho grande considerazione nei suoi confronti, ha fatto bene ovunque. Troveremo un ambiente caldo, una squadra che ha sempre dato fastidio al Napoli e dovremo fare grande attenzione. Ma dobbiamo andare con la consapevolezza di dover dare continuità. Ho letto che è da un anno e mezzo che non si fanno tre vittorie consecutive, ci sono grandi stimoli, poi dopo la sosta è sempre un’incognita, ma lo è per tutti. Stiamo lavorando, siamo concentrati: abbiamo un impegno di una difficoltà importante”.

De Laurentiis ha da poco festeggiato i 20 anni da presidente della SSC Napoli. Le sue considerazioni

“Già oggi faccio parte di questa storia, anche se solo per 100 giorni e mi dà motivo d’orgoglio. Il mio lavoro è appena iniziato. La famiglia De Laurentiis si è impegnata per 20 anni, oggi è sempre più difficile impegnarsi per così tanto tempo. È una famiglia italiana in una piazza importante. A lui grandi meriti per il percorso fatto. Prese il club in Serie C e l’ha portato a livelli importanti.

Aver sentito le parole del presidente, anche la sua commozione, fa capire quanto la sua famiglia sia impegnata verso i napoletani. È stato molto importante, ha parlato anche di una crescita fuori dal campo. Io vengo da esperienze inglesi dove ho scoperto l’importanza di un centro sportivo di proprietà, anche per le giovanili. Sono tasselli importanti. Anche all’Inter arrivai e Appiano era un disastro, abbiamo lavorato molto sui campi. Ora Appiano è un fiore all’occhiello. Un centro sportivo a fine anno può darti qualche punto. Il Napoli oggi è ad un livello per il quale è giusto continuare a crescere”.

Dopo il Cagliari ci sarà la super sfida con la Juventus. Come si fa a mantenere alta la concentrazione sulla prossima?

“Parlavo prima di non essere provinciali, non dobbiamo esserlo. Si pensa solo alla prossima gara che per noi è quella più importante. È da più di un anno che non si fanno 3 vittorie di fila e quindi il focus deve essere per forza lì, poi vedremo il calendario. Ragioniamo di partita in partita, con i paraocchi, nella nostra corsia, non guardando intorno per correre veloci”.

Neres partirà titolare a destra?

“Per tutti, dipende da loro, da cosa dimostrano giorno dopo giorno in allenamento. L’approccio, la volontà: non è un discorso che vale solo per David, ma riguarda tutti, anche per chi si sente inamovibile. Qui non ci sono inamovibili, sono tutti in discussione, devono dare il massimo per mettermi in difficoltà. David ha fatto due spezzoni, ha dato un grosso contributo, ora da lui, come da altri, soprattutto i nuovi, mi aspetto di vederli subito nella nostra idea, sapendo che c’è una fase offensiva ma anche difensiva perché dobbiamo avere equilibrio”.

Il Napoli ha sempre sofferto le partite ‘sporche’

“Bisogna sporcarsi le mani. Ci sono gare dove tutto fila liscio ed altre dove devi sporcarti e pareggiare l’intensità del Cagliari. Lo dimostri con l’atteggiamento. Pensare di essere sempre belli non porta a nulla. Spesso e volentieri devi sporcarti le mani, fare un contrasto forte, un duello forte, stare attento e ci stiamo lavorando perché l’anno scorso subendo 48 gol significa che spesso non ti sei sporcato le mani. Il gruppo però è disponibile e vuole migliorare”.

Esclude tassativamente di utilizzare in futuro il 4-3-3?

“Non si può pensare di andare in una squadra e giocare con il 4-3-3 perché lo fai da tanti anni, bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori. Prima era impossibile per la quantità di centrocampisti, oggi con nuovi elementi si aprono nuovi orizzonti, nuove possibilità. Detto questo sui sistemi c’è da lavorare nelle due fasi, col modulo nostro abbiamo già importanti basi a livello offensivo per poi eventualmente fare anche degli aggiustamenti in corso d’opera. Noi però se dovessimo cambiare sarà sempre per trovare l’abito migliore, non per seguire mode o antiche tradizioni”.

Come valuta la coppia Lobotka-Anguissa?

“Hanno fatto gli straordinari dall’inizio, erano loro due, anche in allenamento. Posso dare solo un giudizio positivo su di loro, l’ho dato già prima di arrivare, sono giocatori forti, con margini di miglioramento, ma sono soddisfatto di loro. Poi si deve migliorare, ma la disponibilità che ho avuto è stata massima. Frank è arrivato ieri, è entrato subito nell’atmosfera nostra e ha fatto un buonissimo allenamento, lo farà anche oggi e domani”.

Buongiorno è limitato nel giocare ‘braccetto’?

“Nel Torino ha giocato sia da centrale che da braccetto, cambia poco. Da braccetto hai più responsabilità nella costruzione del gioco, devi essere più intraprendente. Ma lui è completo ed ha ampi margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista, può giocare benissimo anche a sinistra. Non penso sia determinante”.


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