L’architetto Gino Zavanella, persona di fiducia del presidente Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nel corso della trasmissione ‘A Pranzo con Umberto Chiariello’ in onda su Radio Crc, interpellato sulla questione stadio Diego Armando Maradona.

Stadio Maradona, l’architetto Zavanella: “Presenterò un progetto a De Laurentiis”. I dettagli

L’architetto ha così commentato la vicenda, riportata in auge dal patron della SSC Napoli ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione della partnership con Sorgesana:

“Presenterò un progetto al presidente, il quale farà le modifiche e le osservazioni necessarie e poi deciderà quando presentarlo al Comune di Napoli. Molto presto credo che lo presenteremo al presidente, già nella prossima settimana. Stiamo aspettando che il presidente ci convochi, poiché la parte di base del progetto l’abbiamo finita. Stiamo parlando di concept. Si tratta della prima fase progettuale, in cui stabiliamo se quello che pensiamo di progettare sia corretto e giusto”.

“Lo schema fondamentale è quello di avvicinare le tribune al campo e, quindi, di eliminare la pista d’atletica. La prima proposta è di avvicinare tutto lo stadio al campo, che sarebbe quasi una diminuzione o una distruzione. Il presidente vorrebbe continuare a giocare il più possibile al Maradona”.

“La seconda quella è di avvicinare il più possibile le curve e prolungare il secondo anello per cercare la parte più bassa della tribuna, in modo dai avvicinarla al campo con box e film box, che sono i box a bordo campo. Dopo che avremo presentato alcune soluzioni, il presidente darà il suo importantissimo contributo e speriamo di arrivare ad una conclusione su quale di queste opzioni portare avanti e chiudere così almeno la prima fase progettuale.

“Per quanto riguarda i parcheggi, dipende dalla scelta del Presidente. Se arriviamo ad una soluzione drastica, è ovvio che rimarranno degli spazi importanti da dover gestire, parte di essi sarà dedicata ai parcheggi. Sulle curve ci sono due soluzioni: la prima è che potrebbero essere lasciate in piedi per utilizzarle per spettacoli nei retro-tribuna, soluzione che a me non mi piace onestamente. La seconda è che vengano abbattute, per recuperare spazio”.