Domani pomeriggio ci sarà la sfida tanto attesa tra Juventus e Calcio Napoli. I tre punti sono fondamentali per entrambe, una vittoria significherebbe agganciare il primo posto in classifica (in attesa di Inter e Udinese). Una partita che ha sempre avuto un fascino diverso dalle altre e proprio sull’argomento la Gazzetta dello Sport ha voluto intervistare il grande ex: Ciro Ferrara.
Il commento sul ritorno di Conte a Torino: “Da batticuore rivedere Antonio tornare a Torino, pure per me. Antonio torna a Torino, la sua città di adozione, nello stadio che fu battezzato dalla sua squadra nel 2011. È un ritorno che fa rumore e accende gli animi di entrambe le tifoserie. Il popolo napoletano adora Antonio, ma credo che il popolo juventino non possa smettere di amarlo. La stessa cosa vale per Antonio, che si è innamorato di Napoli, dei suoi tifosi, del progetto, ma che è legato alla Juve e a Torino. Mi fa venire in mente la canzone di Celentano, Storia d’amore”.
Juve o Napoli?: “La Juve e Torino per me rappresentano molto, per loro provo enorme gratitudine. La Champions è il trofeo di maggior rilievo, ma vincere nella mia città a 20 anni è stato lo stesso incredibile. Il cuore però dice Napoli, tifo per la squadra della mia città“.
Sulla sua carriera da tecnico e l’opportunità di entrare nello staff di Conte: “L’esperienza da tecnico è stata breve, mi ha fatto crescere e anche capire che non sarebbe stato il mio futuro. Per fare quel mestiere devi volerlo fortemente. Mi sono fatto un esame di coscienza: “è veramente quello che vuoi?”. Non era quella la mia strada, ho imboccato una via diversa. Con Conte siamo legati da una amicizia profonda, sembrava volessi forzare la mano con lui e non è una cosa che posso accettare“.