Calcio Napoli

Manna a tutto tondo: “Osimhen non voleva giocare con noi. Essere a Napoli è un orgoglio”

Alla vigilia di Juventus-Napoli a Radio CRC ha parlato il direttore sportivo Giovanni Manna. Il nativo di Vallo della Lucania ha raccontato le ultime di casa Calcio Napoli in vista della sfida di domani ed ha risposto alle tante domande sul mercato appena concluso. Focus sulla vicenda Osimhen che ha condizionato e non poco ogni strategia.

Giovanni Manna parla delle ultime da casa Napoli, dal caso Osimhen alla chiamata di ADL

Manna fa il punto della situazione parlando del mercato appena concluso: “E’ stato un po’ complicato e viziato dalla condizione di Osimhen o da altre uscite che finanziassero altre entrate. Poi grazie alla lungimiranza del presidente siamo arrivati comunque agli obiettivi che ci eravamo prefissati. E’ stato un mercato nuovo con dinamiche diverse. Ora speriamo che il campo ci dia ragione. La situazione di Victor ci ha condizionato. Non voleva giocare più per il Napoli e voleva fortemente andare via. All’inizio non c’erano le condizioni per la cessione. A quel punto però ci mancava un attaccante oltre a Simeone e Raspadori. Mancava un attaccante diverso per caratteristiche che coniugasse le esigenze tecniche dell’allenatore. Così abbiamo accelerato per Lukaku”.

Il commento su McTominay: “Il calciatore voleva Napoli e questo è stato appagante e deve esserlo per tutti noi. Se un giocatore dello United che fa 10 gol vuole venire a Napoli nonostante altre opportunità dobbiamo essere orgogliosi. E’ un’operazione che parte da lontano, a inizio giugno ci sono stati i primi contatti con l’agente ma non pensavo potessimo arrivare a chiudere l’operazione anche perché in rosa c’erano giocatori che andavano valutati. Poi strada facendo i rapporti li abbiamo mantenuti fino a quando ci siamo seduti con lo United e abbiamo chiuso forti della volontà del giocatore”. 

Com’è nata la trattativa che ti ha portato al Napoli: “Per me è stata una chiamata inaspettata in un periodo molto tranquillo, avevo appena effettuato un trasloco a Torino e a fine febbraio mi hanno contattato Chiavelli e De Laurentiis. E’ stato molto bello“.

Sulla partita di domani: “Due realtà diverse. Una città più asettica, un’altra più passionale. Napoli non è un passaggio, per me è un orgoglio essere qui. L’affetto delle persone è unico. Domani mi auguro di vedere una bella partita. Noi stiamo facendo un bel percorso, ma affrontiamo una squadra costruita storicamente per vincere, ce l’hanno nel dna da Boniperti in poi. Arrivano da 0 gol subiti, c’è un progetto nuovo, coesione, troveremo una squadra forte che ha vinto in Champions con merito. Dovremo essere attenti, concentrati. Sarà la tappa di un percorso. Non guardiamo a loro e a nessun altro, facciamo una corsa da soli. Arriviamo da un campionato complicato, dobbiamo solo lavorare”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".