In 7 partite di campionato e 2 di Coppa Italia, il Calcio Napoli ha beneficiato fino ad ora di un solo calcio di rigore, conquistato da Olivera nell’ultima partita disputata allo stadio Maradona contro il Como, e trasformato da Romelu Lukaku.
Nella stessa partita, gli azzurri hanno reclamato un altro penalty, sacrosanto, per spinta evidente su Kvaratskhelia lanciato a rete. Né Feliciani, né tantomeno il Var, hanno ritenuto che quello sul georgiano fosse fallo.
Un episodio francamente inequivocabile, vista la dinamica: il numero 77 si invola indisturbato verso la porta, ma mentre sta per calciare a rete rinviene da dietro Moreno, che lo spinge con entrambe le braccia a terra. Rigore lampante e sacrosanto per tutti, meno che per la squadra arbitrale e per DAZN.
Solo pochi giorni prima, sempre a Fuorigrotta, ai partenopei non era stato fischiato da Manganiello un altro calcio di rigore altrettanto lampante, per un pestone a palla lontana di Bianco. Nella stessa partita, altro tiro dagli 11 metri non assegnato al Napoli per un intervento molto dubbio di Bondo su Politano.
La sensazione è che da quando la squadra di Conte ha iniziato a girare, si sia attivato una sorta di campanello d’allarme: troppi gli interventi non sanzionati ai danni di Kvara, troppi già gli episodi molto dubbi in area. Ma è solo una sensazione, che non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle.
Atalanta: 4 (3 segnati, 1 sbagliato)
Milan: 4 (2 segnati)
Juventus: 3 (3 segnati)
Verona 2 (2 segnati)
Lazio: 2 (1 segnato)
Bologna: 1 (1 segnato)
Cagliari 1 (1 segnato)
Como 1 (1 sbagliato)
Empoli: 1 (1 segnato)
Fiorentina: 1 (2 segnati)
Genoa: 1 (1 sbagliato)
Inter: 1 (1 segnato)
Napoli: 1 (1 segnato)
Parma: 1 (1 segnato)
Roma: 1 (1 segnato)
Torino: 1 (1 sbagliato)
Udinese: 1 (1 sbagliato)
Venezia: 1 (1 sbagliato)