Afragola contro Bagnoli, il sindaco: “Centro sportivo del Napoli? Meglio qui che lì”

Lo scontro tra Bagnoli e Afragola sul centro sportivo del Napoli. La critica del sindaco


Scoppia il tema centro sportivo in casa Calcio Napoli. Nonostante ieri sia stata indicata Bagnoli come favorita per la costruzione, in mattinata a rispondere è stato il sindaco di Afragola. A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un Calcio alla Radio – 3° Tempo” è intervenuto il primo cittadino Antonio Pannone che sul tema esprime tutto i suoi dubbi sulla scelta di Bagnoli.

Afragola contro Bagnoli per il centro sportivo del Napoli, parla il sindaco

Centro sportivo?: “Nelle ultime settimane sono venute fuori altre possibili situazioni. Da osservatore, credo che si sia rafforzato un quadro in cui Afragola rappresenta la scelta maggiormente compatibile alla rappresentazione delle aspettative sul nuovo centro sportivo del presidente De Laurentiis e i suoi più stretti collaboratori. Credo che Bagnoli, anche da un punto di vista della dimensione, non sia in grado di garantire un salto di qualità rispetto alle attuali dimensioni del centro di Castel Volturno. Lo dico da osservatore”.

“Il presidente ha presentato un percorso che dovrebbe consentire di individuare una soluzione fondata su una disponibilità di un gran numero di ettari per realizzare diversi campi sportivi su cui potranno fare le loro attività le giovanili e la prima squadra. Nell’ultimo mese, non ci sono stati sviluppi significativi. Questo vuol dire che giochiamo a carte scoperte nel rispetto del principio della verità. Fondata sui dati informativi perché evidentemente ci sono degli approfondimenti in corso”.

“So per certo che c’è massima attenzione da parte dei più stretti collaboratori del presidente. Ad Afragola, ed è un dato che ho sempre sottolineato, grazie anche alla nuova cornice urbanistica delineata con il nuovo PUC vigente dal 20 agosto, si possono adottare una serie di strumenti e procedure amministrative semplificate, finalizzate ad individuare un percorso che preveda la formazione di una società di trasformazione urbana, che rappresenterebbe il punto di partenza per manifestazioni di interesse che coinvolgerebbero una realtà importante come il Napoli. Rispetto ad una serie di particelle, di fondi, di aree, che sono di proprietà privata. Soprattutto quelle a ridosso della stazione dell’Alta Velocità. Parliamo di diverse decine di ettari. Da parte del Napoli c’è una grande attenzione rispetto alla soluzione che si era già delineata nei mesi scorsi e di cui si discusse quest’estate quando ci incontrammo in occasione del ritiro”.

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