Calcio Napoli

Simeone vs De Laurentiis: “La sua idea? Chiedeteglielo. La situazione stadio è critica”

Nino Simeone torna a pungere il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il rapporto tra i due è sempre stato “scoppiettante”, con continui botta e risposta sulla famosa questione stadio Diego Armando Maradona.

Proprio sul tema ai microfoni di Calcio Napoli 24 il consigliere ha sferrato l’ennesimo attacco al patron partenopeo. Sul piatto c’è il rischio di perdere Euro 2032, una situazione molto complessa: non si può perdere tempo. Il progetto definitivo da ADL manca ancora e Simeone non si risparmia.

Simeone attacca De Laurentiis: “Dove sono i progetti che doveva presentare per il Maradona?”

Il consigliere si è espresso così sul tema: “Malagò sa che il Napoli non ha presentato progetti per il Maradona. Il sindaco Manfredi non è intransigente ma vuole ricevere una proposta: a chiacchiere non si può fare niente perché ci sono responsabilità soggettive ed oggettive. La domanda da porsi è sul progetto di De Laurentiis. Abodi lo sta ancora aspettando, così come gli organizzatori di Euro 2032. Io quello di Malagò lo vedo come un ammonimento. Il progetto lo aspettano anche i ministri per decidere col governo come coinvolgere la nostra città per l’Europeo. Qualcuno domandasse a De Laurentiis perché non ha ancora presentato il progetto: fino a qualche settimana fa sembrava essere tutto fatto, ma se ne parla solo. Il minimo che la società possa fare è presentarlo, non a me ma a chi si occupa delle ristrutturazioni degli stadi comunali interessati da Euro 2032″.

“Tempistiche? Nel momento in cui il progetto viene presentato, deve essere valutato dal tavolo programmatico a Roma con il Governo: poi viene portato agli organi di controllo che devono verificarlo nella sua fattibilità. Se l’operazione è interessante, c’è interesse pubblico e saremmo disponibili ad accettare. Poi ci sarebbero le autorizzazioni per i cantieri. C’è totale disponibilità, sicuramente”. 

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".