Dai “rigorini” alle provocazioni e le “sviste”: il Napoli guarda l’Italia dall’alto e dà fastidio

Vittoria del Napoli contro il Lecce - Foto: SSC Napoli


La prima posizione in classifica del Napoli rappresenta un’Italia rovesciata, capovolta, dove il Sud guarda il Nord dall’alto in basso. I successi di Maradona negli anni ’80 erano stati una vera e propria rivoluzione, con un Diego troppo scomodo per tutto il sistema calcio, che lo ha combattuto senza mai sconfiggerlo realmente. Il terzo titolo nazionale partenopeo è giunto in virtù di un campionato dominato dall’inizio alla fine, dopo che nel 2018 fu letteralmente strappato agli uomini che furono di Sarri.

Si muove la macchina per destabilizzare l’ambiente Napoli

Il tricolore rovesciato esposto dalla Curva B, con la scritta Bottino di Guerra, è l’emblema di una piazza che sa di essere contro i poteri forti. Non da sola: buona parte del Sud è con lei, speranzosa che un giorno a lottare per lo scudetto o per piazzamenti importanti possano esserci anche altre squadre del Mezzogiorno.

Nel frattempo, però, il Napoli ed i tifosi napoletani devono continuare a combattere e tenere i nervi saldi: se nella stagione 2022/23 furono molti i tentativi di destabilizzare l’ambiente, attraverso l’esaltazione a mezzo stampa delle rivali ed il tentativo di esercitare pressioni continue e costanti, questa volta la campagna anti partenopea è cominciata con largo anticipo, sfruttando qualsiasi pretesto, compreso la mancanza di bel gioco che in passato – per le altre squadre – non era mai stato considerato elemento imprescindibile per la conquista del titolo. Oggi, sembra che per essere capolista sia necessario impartire lezioni di bel gioco, eppure prima del titolo vinto da Spalletti & Co. venivamo da oltre un decennio di vittorie soporifere a corto muso. Perfino il rinvio di Bologna-Milan è stato letto in polemica contro gli azzurri.

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Il tricolore rovesciato esposto dalla Curva B

Le polemiche sul calendario: il Napoli vince dove le altre fanno fatica

Con la decima giornata si apre invece un periodo in cui il Napoli dovrà affrontare partite estremamente complicate. L’altra Italia già si sfrega le mani con la voglia di vedere gli uomini di Conte lasciare punti sul campo. Precedentemente si era invece lamentata per un calendario troppo semplice per gli azzurri, i quali hanno avuto l’opportunità di rodarsi con le piccole. Piccole contro cui le altre, tuttavia, hanno fatto non poca fatica mentre il Napoli ha portato a casa il bottino pieno: dal Parma che ha sconfitto il Milan al Cagliari e al Monza che hanno fermato Juventus e Inter, passando per il Como e il Bologna contro cui l’Atalanta ha fatto solo un punto. Ed ancora l’Empoli, il quale ha bloccato sempre la Juventus sulla 0 a 0.

Se è vero che il Napoli dovrà misurarsi contro le grandi, è altrettanto vero che le grandi dovranno misurarsi contro chi ha sconfitto le squadre che le hanno messe in difficoltà. Le cose dipendono anche dal lato da cui le guardi. Ad oggi, Napoli guarda tutti dall’alto. E chest’è.


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