Il quotidiano La Repubblica tira i piedi al Napoli e ad Aurelio De Laurentiis. Il giornale controllato dalla famiglia Agnelli-Elkann parla infatti di una possibile penalizzazione per l’affare Manolas, tirando in ballo proprio quanto successe alla Juventus nella stagione 2022/23 per lo scandalo plusvalenze e la penalizzazione di 10 punti in classifica.
La penalizzazione fu inflitta alla Juventus poiché il suo comportamento illecito fu ritenuto dalla Commissione d’Appello Federale “un illecito grave, ripetuto e prolungato”. Un comportamento tenuto con coscienza e volontà, infatti il CAF afferma la “intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori”.
Elementi che non sono stati ipotizzati né sono emersi per quanto riguarda l’affare Manolas, eppure La Repubblica scrive: “L’inchiesta può sconvolgere gli equilibri del nostro campionato aprendo la strada a una nuova indagine sportiva. Le rivelazioni più recenti sulla gestione delle operazioni di mercato pongono interrogativi sulle pratiche finanziarie adottate dal club, che secondo i pm avrebbe gonfiato i bilanci”.
Poi collega la questione Manolas a quella Osimhen, ricordando come per la seconda i dirigenti del Napoli siano stati assolti. Nonostante ciò, la seconda indagine potrebbe costituire un “nuovo elemento” che potrebbe portare ad una penalizzazione. Sempre in merito alla Juventus, però, il giudice aveva precisato che documenti e manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus S.p.A. avevano “natura essenzialmente confessoria. Semmai, con una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus S.p.A., colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società stessa”.
Nulla di tutto ciò è mai emerso circa le operazioni effettuate dal Napoli, per questo la tesi de La Repubblica sembra essere essenzialmente non più di un volo pindarico, probabilmente volto a destabilizzare l’ambiente partenopeo. D’altra parte un Napoli che può permettersi un mercato senza precedenti cessioni eccellenti, con in panchina uno degli allenatori più apprezzati e ambiti d’Europa, fa temere in ordine al mantenimento dello status quo. Il terzo scudetto del Napoli potrebbe cessare di essere considerato una “casualità” o una “botta di fortuna” isolata, dunque bisogna fare in modo che gli azzurri siano arginati e disturbati, con ogni mezzo possibile.