Domenica 10 novembre, al Meazza, Inter e Calcio Napoli saranno protagoniste nel posticipo della 12a giornata di Serie A. Nel recente periodo, le due formazioni si sono affrontate molto spesso mentre erano nei piani più alti della graduatoria: in ciascuna delle ultime sette sfide tra Inter e Napoli in Serie A, infatti, una delle due squadre era capolista a inizio giornata (quattro volte i nerazzurri e tre i partenopei).
Un dato che acquista ancor più valore se si pensa al fatto che era successo solo tre volte nelle precedenti 17 annate nel massimo torneo. Analizzando più nel dettaglio i precedenti del recente passato, notiamo che il trend è sensibilmente a favore della squadra meneghina: il Napoli ha infatti perso sette delle ultime 12 partite giocate contro l’Inter in Serie A, vincendone soltanto una e pareggiando le rimanenti tre.
Nel periodo (dalla stagione 2018/19), quella nerazzurra è la squadra contro cui i partenopei hanno subito più sconfitte nella competizione. Gli uomini di Antonio Conte proveranno a conquistare i tre punti contro i nerazzurri a San Siro per la prima volta dal lontano 30 aprile 2017, quando a decidere l’incontro per l’1-0 finale fu José Maria Callejon.
I nerazzurri vanno in gol da 28 partite di fila in casa in Serie A e nei cinque maggiori campionati europei soltanto Barcellona (29) e Lille (30) vantano una serie aperta più lunga di questo tipo.
Il Napoli è riuscito a mentenere la porta inviolata in ciascuna delle ultime quattro trasferte disputate nel massimo torneo e ha subito in generale appena tre reti fuori casa nel toneo: nei top-5 campionati europei in corso hanno fatto meglio solo Real Sociedad (uno) e Lille (uno) – a quota tre anche Liverpool e Monaco. I nerazzurri hanno dimostrato a più riprese di essere una formazione dal grande potenziale sia offensivo che difensivo: ne è una riprova diretta il differenziale tra tiri effettuati e subiti, di +70 (178 a favore, 108 contro), più del doppio rispetto al Napoli, +34 (155 fatti e 121 concessi), nonché il più alto nelle prime 11 giornate di questo campionato.
Gli uomini di Simone Inzaghi sono stati finora anche molto bravi a trarre vantaggio dal loro palleggio insistito, soprattutto quando si è trattato di convertire un possesso palla lungo in una potenziale occasione da rete: l’Inter è infatti la squadra che ha segnato più reti in questa Serie A in seguito ad azioni di 10 o più passaggi: quattro, contro Torino, Juventus e due volte contro l’Empoli.
Protagonisti indiscussi della cavalcata che ha portato i nerazzurri al loro 20° scudetto, Marcus Thuram e Lautaro Martinez sono indubbiamente i due avversari da tenere maggiormente d’occhio nella sfida di San Siro. Guardando ai numeri nel complesso, in questo anno solare solo Dusan Vlahovic (16) e Mateo Retegui (15) hanno segnato più gol rispetto al Toro (14) e al centravanti francese (13).
Quest’ultimo, però, pur essendo il vicecapocannoniere del campionato in corso con sette gol realizzati, non è riuscito a timbrare il cartellino in nessuna delle ultime quattro giornate. L’argentino, invece, se dovesse realizzare almeno una rete diventerebbe in solitaria il giocatore dell’Inter con più reti segnate al Napoli nelle gare interne di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (al momento tre centri, come Iván Zamorano).
Attenzione poi alle grandi qualità in fase offensiva di Federico Dimarco, difensore con più occasioni create in questa stagione nel nostro campionato: 27, un dato che lo eleva al secondo posto tra i pari ruolo nei cinque principali campionati europei in corso, alle spalle del solo Alex Grimaldo (32). Più in generale, dal suo ritorno all’Inter nella stagione 2021/22, solamente Theo Hernandez (31) ha preso parte a più gol in Serie A tra i difensori: 25, di cui 12 reti e 13 assist. Numeri che lo identificano come un attaccante aggiunto a tutti gli effetti.