Calcio Napoli

L’audio del VAR sul rigore fischiato all’Inter: “Non prende mai la palla ma solo il piede”

L’episodio controverso di Inter-Napoli è sicuramente il fallo da rigore fischiato dall’arbitro Mariani sul contatto Dumfries-Anguissa. Tante le proteste, sia sul campo che fuori, con Conte protagonista di uno sfogo in cui ha attaccato il sistema VAR. Rigore poi sbagliato da Calhanoglu, però non si sono interrotte le tante polemiche destinate a trascinarsi ancora. Durante “Open Var”, l’approfondimento di DAZN sulle decisione arbitrali più discusse del weekend, è stato riproposto l’audio tra l’arbitro e la sala VAR.

L’audio del VAR sul rigore concesso durante Inter-Napoli, le critiche continuano

Il confronto tra le parti inizia con l’audio della “sala VAR”:Non prende palla, gli prende il piede sì. Guarda da questa, esattamente da quella, gli prende il piede. OK, quindi il rigore è confermato. Ti trovi con questa immagine? Eccola qui”, “Questa non mi piace, quella di prima a velocità normale”. “Sì, comunque è così anche questa, un po’ più veloce. Mandala un po’ più veloce”, “OK, rigore confermato. Rigore confermato adesso controllo l’APP”.

Il rigore è confermato– ha detto poi Mariani a Di Lorenzo. “Ma stiamo scherzando?”, gli risponde il capitano del Napoli. “No, non stiamo scherzando, gliel’ho fatto ricontrollare! No, Dilo! Mi stai troppo attaccato! Loro me li devi portare via” – l’arbitro riferendosi ai calciatori azzurri che lo avevano accerchiato per chiedere spiegazioni – “Via tutti”.

“OK, è lui che gliela passa. Rifammi vedere il rigore, a posto” – conclude definitivamente il check il VAR Di PaoloNon prende mai palla e gli entra sulla gamba. Poi dà il via libera finale all’arbitro Mariani tra le proteste dei giocatori del Napoli che non la prendono bene: “Check completato, rigore confermato. APP pulita. È come hai detto tu, lui cerca di prendere posizione ma gli prende il piede. Lui cerca di prendere posizione ma gli prende il piede, lo manda giù”.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".