Calcio Napoli

Damato risponde a Conte: “Non è un rigore inventato, il VAR non ha colpe”

Antonio Damato, ex arbitro e oggi responsabile del Settore Tecnico Arbitrale ha risposto alle varie provocazioni mosse da Antonio Conte durante il post-partita di Inter-Napoli. Ad “Open Var”, trasmissione di DAZN che analizza gli episodi arbitrali più controversi della giornata di campionato, l’ex direttore di gara ha spiegato il motivo della decisione sul contatto tra Anguissa e Dumfries su cui è stato fischiato il rigore poi sbagliato da Calhanoglu.

Damato risponde a Conte sul rigore concesso durante Inter-Napoli

Sicuramente il VAR è uno strumento importante. Ha aiutato il calcio a migliorare e su questo nessuno può rispondere contro. Però c’è un protocollo che va rispettato e parla chiaramente: permette l’intervento del VAR solo quando c’è un chiaro ed evidente errore dell’arbitro, cosa che in questo caso non c’è.
Se vogliamo parlare dell’episodio di stasera. Sicuramente è un fallo leggero ed è un rigore sotto gli standard che vorremmo vedere concessi, come ben abbiamo espresso nelle nostre riunioni. Però non è un rigore inventato: l’arbitro ha visto un contatto. Ha valutato la dinamica e ha concesso calcio di rigore“.

Viene confermato perché le immagini documentano un contatto che c’è, una dinamica che c’è, un arbitro che non potrebbe essere posizionato meglio ha deciso in questo modo dopo aver avuto un quadro chiaro della situazione. In questi casi rimane la decisione presa dal direttore di gara: per questo motivo qua il protocollo VAR impedisce di intervenire dalla sala, c’è un arbitro che ha deciso avendo visto la dinamica da distanza anche favorevole, ma ripeto, è scritto nel regolamento dell’uso della tecnologia. Il VAR sarebbe potuto intervenire se il contatto non ci fosse stato, ma c’è, anche se lieve. In questo caso ci si affida alla decisione di Mariani“.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".