Alessandro Buongiorno in vista di Napoli-Torino si è raccontato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. In una lunga intervista, il roccioso centrale ha affrontato vari temi, a partire dal primo incontro con Conte alla sua lunga carriera in granata. Spazio anche alla tattica con il calciatore che ha svelato alcuni segreti del suo ruolo.
“Con Conte ci siamo incontrati una sera, per caso, in un ristorante di Torino. Ci siamo parlati lì 10-15 minuti, dopodiché ci siamo sentiti qualche volta e poi alla fine ho scelto e ho detto di sì”.
“Il ruolo del difensore è cambiato? Sì, assolutamente. Ora il difensore è il primo da cui deve partire l’azione. Col mister stiamo lavorando tanto anche su quest’aspetto, sul muoverci tanto per ricevere la palla anche dal portiere e dai compagni. C’è stata questa nostra costruzione, con cui riuscivamo a trovare anche gli esterni. Sulle loro pressioni il mister ci chiedeva di affiancarci a Meret per ricevere palla e cercare linee di passaggio. Allungandoti, allunghi la squadra avversaria e trovi più facilmente le linee di passaggio”.
“Napoli? E’ incredibile. Adattarsi in un ambiente così è stato facile. Quando giri per la città percepisci una passione unica. Le persone ti sono amiche anche se non ti conoscono. E poi qui c’è un sola squadra: il napoletano tifa Napoli“.
“Il più simpatico dello spogliatoio? Mazzocchi, sicuramente. E’ bravissimo nel canto, è il mio maestro. Prima o poi ce lo ritroviamo a Sanremo“.
“Torino domenica? A Torino ho vissuto 17-18 anni bellissimi. E’ stata una parte importantissima della mia vita. Mi sembrava giusto utilizzare Instagram per fissare quello che ha significato per me. Ricordo che quando tornai dal prestito al Trapani, in ritiro venuto usato come sparring per titolari e riserve. A quel punto mi è scattato qualcosa dentro”.