Gaffe Chiariello: “Sozza non è di Milano, è come confondere Napoli e Salerno”. Ma è nato lì
Mar 27, 2025 - Redazione Vesuviolive
Umberto Chiariello, noto giornalista sportivo e voce di spicco nel panorama calcistico partenopeo, è finito al centro di una curiosa polemica dopo un intervento che ha fatto sorridere i tifosi e scatenato un vivace dibattito sui social.
Nel tentativo di difendere l’arbitro Simone Sozza dalle critiche e dalle “dietrologie” che spesso accompagnano le designazioni arbitrali, Chiariello è inciampato in una gaffe che non è passata inosservata.
Umberto Chiariello, che gaffe: “Sozza non è di Milano”, ma è nato proprio lì
Tutto è nato da un post su X, datato 26 marzo 2025, in cui il giornalista ha scritto: “Sozza non è di Milano ma della provincia di Monza. Come confondere un salernitano con un napoletano. Ed è uno dei migliori arbitri italiani. Molto meglio lui che Pairetto di Torino o due meridionali come Di Bello di Brindisi o Abisso di Palermo. E basta con queste dietrologie.”
Un’uscita che voleva essere una strenua difesa del fischietto brianzolo, spesso messo sotto accusa per la sua origine milanese in partite che coinvolgono squadre del capoluogo lombardo, ma che si è rivelata un autogol clamoroso.
Peccato, però, che Simone Sozza sia effettivamente nato a Milano, il 19 agosto 1987, come riportato dalla sua biografia ufficiale e da numerose fonti autorevoli.
Sebbene sia vero che l’arbitro appartenga alla sezione AIA di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, e che il regolamento arbitrale consideri la sezione di appartenenza e non il luogo di nascita, il passo falso di Chiariello non è sfuggito agli occhi attenti dei tifosi e degli appassionati di calcio.
La frase “non è di Milano ma della provincia di Monza” ha immediatamente acceso la miccia di ironie e commenti, con molti che hanno fatto notare l’errore geografico al giornalista.
“Chiariello che difende Sozza dicendo che non è di Milano quando è nato proprio lì è il top della comicità involontaria,” ha scritto un utente su X, mentre un altro ha aggiunto: “Caro Umberto, la provincia di Monza non cancella il certificato di nascita!” Non sono mancate le battute sul parallelismo con Salerno e Napoli: “Allora un milanese nato a Monza è come un napoletano nato a Posillipo, no?”
L’intento del giornalista era chiaro: smontare le teorie complottiste che vedono in Sozza un arbitro “sospetto” per via delle sue origini, sottolineando la sua competenza e la distanza – almeno amministrativa – da Milano. Tuttavia, l’errore ha finito per spostare l’attenzione dal merito della questione alla svista anagrafica, trasformando una difesa d’ufficio in un boomerang mediatico.