Le canaglie sono fatte un po’ così. Prima ti fanno innamorare e dopo scappano via. Lavezzi, poi, è anche molto veloce. Non che i napoletani non lo siano. Loro amano con tutto il cuore, ma non se lo fanno portare via da Napoli, nemmeno per andare nella romantica Parigi. Alle pendici del Vesuvio se non indossi la maglia azzurra dimenticare è un attimo. Il Pocho, il vero idolo delle curve del San Paolo, nell’estate del 2012 prende una strada tutta dritta in mezzo al cielo che separa Napoli dalla capitale francese. Addio alle sgroppate a perdifiato, alle sterzate in un fazzoletto, ma anche al boato degli ultrà. Loro già cantano le lodi di Cavani il “matador”.
Le canaglie, però, sono fatte anche un po’ così: prima si fanno dimenticare e poi scopri che loro non ti hanno mai dimenticato. E’ appena terminato l’ottavo d’andata tra Psg e Chelsea (per la cronaca 1-1 il finale), Lavezzi potrebbe avere mille pensieri per la testa, ma il fatto è che il cuore a volte prevale, e così l’ex scugnizzo napoletano si tradisce da solo ai microfoni di Sky: “Se dovessi tornare in Italia la prima scelta sarebbe Napoli, e poi sogna di far coppia con Higuain. Il fragile cuore dei napoletani magari starà già perdonando l’abbandono.
Non quello di De Laurentis, però. Almeno a parole: “In avanti stiamo già bene così. Lavezzi è andato via da Napoli nel 2012 ed è stata una sua scelta. Noi gli avevamo proposto un altro anno di contratto. Poi ci sono i procuratori, che ogni tanto si divertono a fare il nostro nome, ma noi non c’entriamo nulla né con Lavezzi né con Balotelli”.
Chissà i napoletani da che parte stanno
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