Le rivalità calcistiche sono antiche almeno quanto il gioco del calcio, e molto spesso proprio a loro si devono pregiudizi o voci che poi difficilmente si riescono ad eliminare.
In alcuni casi, parlare solo di rivalità calcistica è riduttivo, dal momento che troppo spesso e sotto gli occhi di tutti, certi errori arbitrali regalano con troppa scioltezza gioie a squadre che quasi potrebbero anche evitare di scendere in campo. Si perde così il gusto del calcio, la passione, l’attenzione e la speranza di vedere un gioco pulito e leale che oltre a favorire una società rispetto alle altre, mette costantemente in cattiva luce una squadra anche quando il risultato favorevole viene conquistato sul campo.
Uno dei casi più frequenti riguarda l’ormai affermata fama della Juventus, secondo cui, la squadra bianconera a prescindere dal livello tecnico che potrebbe bastare a regalare successi ai tifosi, gode anche di aiuti arbitrali di grande rilievo. Il caso bianconero però, sembra non essere poi così moderno, e per dare credibilità a ciò che è stato appena detto, basta rispolverare vecchi articoli di giornali sportivi, dove le dichiarazioni di alcuni giocatori spiegano chiaramente quanto molto spesso il fischietto dell’arbitro fosse incisivo in campo.
A questo gran rispolvero ci pensa ilnapolista.it, riportando alla luce un’intervista fatta a Massimo Mauro, dal Corriere della Sera, all’epoca della sua carriera calcistica napoletana, nel 1992, a seguito di un Napoli-Juventus che si concluse con 3 reti bianconere contro le 2 reti azzurre. Massimo Mauro, a quei tempi in forza al Napoli ed ex della Juventus, si lasciò andare ad alcune dichiarazioni che ancora oggi nel rileggerle, fanno sorridere i tifosi del Napoli.
In quel lungo articolo, il Napoli non mancò di riconoscere i propri errori, che non gli permisero di mettere in tasca i 3 punti o almeno il pareggio, ma al tempo stesso non mancarono le lamentele nate e morte nello stesso momento, riguardanti rigori non concessi agli azzurri, da cui scaturirono le dichiarazioni di Massimo Mauro che sembrano echeggiare ed essere tutt’oggi attuali: “Quando giocavo nella Juve rigori come il mio li davano “.
Dirette come un treno le parole di Mauro, che non intende certamente offendere i bianconeri, ma semplicemente esprimere il suo punto di vista per quel modo di avere due pesi e due misure, nel calcio di ieri come quello di oggi.
Si dice nella vita è bello sapere che ci sono cose che non cambiano mai, stabili come punti fermi, evidentemente gli episodi bianconeri appartengono a questa categoria, anche se forse il calcio italiano molto spesso preferirebbe perdere la stabilità pur di non subire torti che costano punti in classifica.