Non è certo un periodo felice nei rapporti tra il Napoli e il colosso televisivo Sky. Nel giro di sette giorni ben due sono state le polemiche. A scatenarle i post-partita di Torino-Napoli e di Napoli-Inter, in rigoroso ordine cronologico.
Nel primo caso Benitez si presentò davanti ai microfoni (non solo quelli di Sky) rispondendo in maniera più che concisa e mostrando un nervosismo che non gli è mai appartenuto. Domenica scorsa, invece, è stato il presidente De Laurentiis ad ordinare il silenzio stampa (stavolta nei soli confronti di Ilaria D’Amico e dei suoi ospiti). Probabilmente perché Sky sarebbe stata il soggetto che maggiormente ha premuto affinché il Parma continuasse a giocare. Al numero uno azzurro tutto ciò non sarebbe per nulla piaciuto, poiché in netta contraddizione con le regole del fair play finanziario, a cui il patron napoletano tiene molto. Insomma, a De Laurentiis non va giù che il Parma giochi solo perché altrimenti le tv perderebbero i soldi derivanti dalla trasmissione delle partite. E non va giù nemmeno che la Roma e la Juve riescano a spendere cifre molto alte nel calcio mercato, nonostante i loro debiti.
Tutt’altra, però, la motivazione che dieci giorni fa ha consegnato alle telecamere delle principali emittenti sportive un insolito Benitez. Lo stesso tecnico spagnolo, infatti, ha poi chiarito che le sue ermetiche dichiarazioni non erano rivolte contro la direzione di gara, ma solo contro i suoi stessi giocatori. Peccato che così non l’avesse interpretata Massimo Mauro, opinionista di Sky.
L’ex calciatore azzurro, anzi, apostrofò don Rafè addirittura con un disonesto, probabilmente eccessivo. Infatti, lo stesso Mauro è ritornato sulla vicenda per chiarire le sue frasi. Lo ha fatto in un’intervista apparsa proprio oggi sul Corriere del Mezzogiorno.
Eccone i punti salienti:
“Ho visto i sette minuti dell’intervista di Benitez a Sky e assicuro che tutto lasciava intendere ce l’avesse con l’arbitro. Lo lasciava intendere, ma non lo diceva esplicitamente. Infatti, gli abbiamo fatto vedere alcuni episodi e lui non voglio parlare, sono stanco di certe cose. Ecco perché ho detto che si era comportato in maniera disonesta. E’ una cosa che non mi sono mai sognato di dire a nessuno. Infatti mi dispiace sia successo proprio con Benitez, che è un allenatore che stimo molto. Poi è chiaro che qualche critica ogni tanto ci sta, ma se le prendono tutti.
La cosa che mi ha dato fastidio, però, è che lui ha indagato nella mia vita privata: le mie passioni, il golf, la mia attività come deputato del Pd. Io sono una persona perbene, per questo il giorno dopo le mie dichiarazioni mi ero già pentito e sono pronto ad andare a cena con Benitez e a stringergli la mano”.
Massimo Mauro, poi, si è anche difeso dalle accuse di essere juventino: “Ho vinto uno Scudetto col Napoli, non dimentichiamolo. Anzi, vi racconto un aneddoto risalente allo scorso anno. Ero allo Juventus Stadium per lavoro. Arrivai un’ora prima della partita e un tifoso bianconero inveì contro di me con tale violenza che fui costretto a chiamare la polizia. Diceva che ero contro la Juve e mi aggredì.”