Le Azzurre del Napoli: le donne che amano il calcio e la vita da stadio!
Apr 29, 2015 - Laura Muryel Esposito
Il calcio rappresenta una grandissima percentuale di discorsi che quotidianamente si fanno nei più svariati posti, che sia in ufficio, a scuola, al bar, al supermercato, in autobus o per strada, è sempre il momento giusto per parlare di pallone.
Intere generazioni di ragazzi sono cresciuti seguendo e molto spesso praticando questo sport, che tante volte ha messo anche in discussioni amori, “Scegli o me o la tua squadra del cuore”, o ancora “Se stasera mi lasci un’altra volta sola per andare a giocare a calcetto, giuro che ti lascio”. Sono tanti gli esempi che si potrebbero fare, e possiamo assicurarvi che sono tanti anche i ragazzi che non hanno esitato a troncare la loro relazione per amore del pallone, ma siamo sicuri che donne e calcio non possono amarsi comunque?
E’ tempo di cambiamenti, è tempo di guardare questo mondo con occhi diversi, accettando il fatto che anche una donna possa amare il pallone e “udite, udite” addirittura comprendere la regola del fuorigioco. Noi di Vesuvio Live, abbiamo deciso di intervistare Giovanna, la fondatrice di un gruppo di tifoseria femminile “Le Azzurre del Napoli”, che giorno dopo giorno condividono e sostengono la loro passione per il Napoli e per la città.
Quindici domande per conoscere meglio la parte rosa di un tifo speciale come quello dei napoletani, ma sopratutto per chiarire e spiegare davvero cosa significa essere una donna tifosa.
1) Ciao Giovanna, raccontaci di te, come nasce l’amore per il calcio e per il Napoli?
“La mia passione per Napoli ed il Napoli, nasce e cresce con me ogni giorno…ma un evento particolare fondò le basi di questa passione viscerale: era l’anno 1990 il Napoli vinse il suo 2° scudetto, nonostante fossi piccina, ricordo che ero sul balcone e sventolavo una bandiera due volte più grande di me, ricordo l’euforia della gente, e tutta questa felicità mi fece innamorare a tal punto, anche del mio popolo, che decisi che con loro avrei vissuto gioie e dolori. Ecco perché amo la vita da spalti”.
2) Credi che la femminilità possa essere in qualche modo compromessa quando si sceglie la partecipazione allo stadio come “stile di vita”?
“No, la femminilità non dipende dai luoghi che frequenti ma da come ci si comporta l’idea o si ha o non si ha…..anzi io sugli spalti mi sento molto femminile. Siamo donne da spalti e per nessun motivo vorremmo somigliare agli uomini”.
3) Come nasce l’idea di creare un gruppo per la tifoseria femminile del Napoli? Quando nascono le Azzurre del Napoli?
“L’idea di creare un gruppo al femminile nasce dall’esigenza, di poter dialogare con persone del tuo stesso sesso, di calcio. Devo dire che la risposta delle donne è stata veramente istantanea, quasi aspettassero che qualcuno le desse il via per poter essere se stesse, senza timore di essere prese in giro”.
4) Da un’idea per riunire tutte le tifose del Napoli ad un’associazione no profit. Di cosa si occupa nello specifico l’associazione?
“L’associazione nasce per essere d’aiuto ad altre altre associazioni con dei progetti veri e propri. Raccogliamo fondi e facciamo volontariato, la nostra associazione non è sostenuta economicamente, siamo noi ragazze che per mobilitarci facciamo collette, proprio come si vive tra gli spalti”.
5) Tifose del Napoli e innamorate di Napoli, ma molte volte molti napoletani dichiarano amore ad altre squadre. E’ possibile essere napoletani e non avvertire un forte senso di appartenenza alla città anche attraverso la squadra che la rappresenta?
“Le persone a cui piace il calcio, ma non amano i propri colori io non li definisco nemmeno tifosi”.
6)Cosa pensi di chi tifa Juve, Milan, Inter, Roma ma è napoletano?
“Non posso dire parolacce,quindi non posso rispondere a questa domanda!!!!”
7) Donne e calcio, sono sempre e ancora oggi visti come due mondi opposti, ma noi sappiamo bene che non è così, e Le Azzurre del Napoli lo dimostrano. Vi è mai capitato di dover subire i soliti luoghi comuni da parte di uomini che non capiscono che anche una donna può avere una passione per questo sport?
“Il calcio non è per tutte le donne. Spesso le ragazze vengono allo stadio per moda, perché in squadra hanno il loro idolo, o per accompagnare i compagni…purtroppo e così. Da donna da stadio non posso dargli torto. Per me non è mai stato difficile, pur non conoscendo nessuno sono riuscita ad inserirmi, ho dimostrato con voce e presenza che non sono una che sarebbe andata via”.
8)Cosa una donna tifosa secondo voi può insegnare ad un uomo tifoso?
“Le donne sono più passionali, quando la passione è vera può solo farlo amare di più ciò che già ha nel cuore”.
9)Essere donne comporta nella maggior parte dei casi, avere uno spirito materno innato. Molte volte le nostre mamme ci raccomandano di fare attenzione e in modo particolare quando andiamo allo stadio. Il calcio molto spesso si trasforma in uno scenario di violenza inaudita, noi tutti siamo ancora scossi da quello che successe quel 3 Maggio a Ciro Esposito. Da donne, mamme o future mamma, come è cambiato il modo di vedere il calcio da quel giorno? Mandereste allo stadio e in trasferta vostro figlio, consapevoli dei rischi che la società odierna impone?
“Finché alla morte di Ciro sarà affiancata una partita di calcio, non cambierà nulla. Ciro è morto in un agguato, la tifoserie avversaria non c’entra nulla. Non siamo stati protetti dallo stato. Un giorno a mio figlio non dirò di stare attento in trasferta, gli dirò di guardarsi le spalle, perché il male è ovunque”.
10)Cosa vuol dire per voi far parte delle Azzurre del Napoli?
“Essere un’azzurra del napoli significa …APPARTENENZA, AGGREGAZIONE E SPIRITO DI GRUPPO…“.
11) Cosa pensate di quelle donne dello spettacolo che promettono spogliarelli in caso di vittorie importanti come scudetti e coppe?
“Sono solo femmine che vendono, non solo la loro immagine ,ma anche la loro “fede”, se ce l’hanno……per me ognuno ha diritto di fare come meglio crede, purché non vengano chiamate tifose, perché li spunta il lato peggiore di una donna che fa tanti sacrifici “.
12) Donne da stadio indipendenti. Ci raccontate una classica Domenica al San Paolo tra Azzurre del Napoli?
“Una giornata allo stadio bisogna viverla e non raccontarla…..ogni partita un’emozione diversa, ormai lo stadio è la mia seconda casa e “i sempre presenti” la mia seconda famiglia….è tutto terribilmente straordinario!!!”
13) Cori e striscioni razzisti continuamente infangano Napoli, e sembrano non essere mai adeguatamente puniti. Quale sarebbe una classica risposta da Azzurre del Napoli, a questi fenomeni che sporcano il calcio?
“Finché restano cori da stadio non li classificherei come cori razzisti…..invocano il Vesuvio? Non è colpa loro se siamo nati nella città più bella del mondo, ricca di bellezze naturali, prese di mira…purtroppo lo stesso non vale per loro, più della nebbia di naturale non hanno niente”.
14) C’è un coro o una frase legata al Napoli che vi emoziona particolarmente e perché?
“Cantare allo stadio è già un’emozione, poter essere parte di cori che rappresentano la tua città ti riempie l’anima, ti svuota la testa e mette di buon umore”.
15) Avete una frase o un motto che vi rappresenta?
“Noi abbiamo il nostro inno, io amo scrivere frasi per il mio Napoli, Gino Magurno cantante dell’altoparlante le mise tutte insieme e ne creò un inno per noi donne dal titolo: Tra spalti e città”.
Grazie per la disponibilità, e per averci fatto entrare nel vostro mondo, fatto di cori, striscioni, spalti e tanto amore per il calcio ma anche per la città. In bocca al lupo per tutto, continuate sempre così e ovviamente…SEMPRE FORZA NAPOLI!
“Grazie a voi per esservi interessati al nostro mondo. Un abbraccio a tutti i lettori e che il boato del San Paolo sia sempre con noi!”
Ecco il video, dell’ inno delle Azzurre del Napoli
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=sqKDEJu34sM[/youtube]