Digerire il pareggio di ieri sera con il Dnipro è già di per sè difficile, considerando che il gol subito dal Napoli non è stato un demerito della squadra l’1-1, ma un clamoroso errore del giudice di gara. Alla delusione del campo ora si vanno aggiungendo, inoltre, la cecità della UEFA nei confronti della scelta arbitrale e i commenti pungenti dei giornalisti.
L’ultimo a voler dire la sua sulla partita disputata al San Paolo è Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, che rilascia la seguente analisi del match di Europa League: “C’è voluto tutto il ruvido coraggio di David Lopez per una illusione di vittoria. E per rimediare ad una cattiva preparazione della prima semifinale europea. Il Napoli è andato incontro al Dnipro con l’arroganza di chi vuol liquidare subito e senza correre la squadretta di un paese povero e senza pace. Società, allenatore, ambiente si sono lasciati distrarre da due temi fuorvianti, l’ingaggio di Benitez e il viaggio considerato ormai certo a Varsavia, sede della finale di Europa League […] Chi si aspettava l’uscita di Jorginho avrà pensato che l’allenatore non abbia voluto riconoscere l’errore di formazione”.
Per quanto si debba ammettere che il Napoli ha sciupato diverse palle gol, pare che anche il giornalista di Repubblica abbia dimenticato di menzionare il direttore di gara. La valutazione di Corbo manca inoltre di una considerazione importante: il Napoli anche in serie A soffre molto le squadre medio-piccole che giocano arroccandosi dietro il centrocampo, e non credo che queste ultime possano essere considerate squadre di un paese povero e senza pace come Corbo ha definito il Dnipro.