La decisione di Tosel è stata presa, qualcuno doveva pagare e quel qualcuno è stato Rafa Benitez: la punizione per “l’ingiuriosa” frase contro il calcio italiano è una giornata di squalifica.
Sicuramente negli ambienti del Napoli e fra i tifosi napoletani la scelta è parsa assurda, eccessiva e priva di fondamento, ma se questa reazione agli occhi di terzi potrebbe sembrare dettata dalla fede calcistica, a togliere ogni dubbio sulla discutibilità della decisione di Tosel intervengono i media.
In passato giornalisti e opinionisti non hanno mai perso occasione per criticare Rafa Benitez, eppure dopo la scelta di Tosel c’è chi ha deciso di esprimere solidarietà nei confronti dello spagnolo. Cosi sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno si può leggere quanto segue: “Benitez squalificato per frase ingiuriosa, ma chi ha offeso?”
Alla voce del Corriere fa seguito un’altra importante testata giornalistica, la Repubblica: “Fa un po’ specie che l’unico a pagare sia Benitez: proprio lui che nella indecente ed enigmatica gazzarra del Tardini si era tenuto in disparte. Punito per un vizio di forma e lo zelo di un ispettore federale, che ne ha ascoltato una frase ritenuta irriguardosa per il buon nome del movimento. Un colpevole è saltato fuori lo stesso, però: l’indignato e sorpreso Benitez, l’unico che era stato risparmiato dalle accuse della prima ora partite dal Parma.”
Anche SportMediaset dice la sua: “Il meno sospettato del caos Parma-Napoli, Rafa Benitez, paga più di tutti”.
Questo invece è quanto riporta il Corriere dello Sport: “L’espressione usata da Benitez non offende nessuna istituzione ed è molto generica. In più il Napoli è rimasto perplesso quando nel comunicato è uscito il virgolettato dell’allenatore spagnolo. Mai in precedenza certi contenuti o parole erano stati messi all’interno di un comunicato”