“Tu si proprio nu cuoppo allesse“. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase o l’abbiamo pronunciata? La simbologia napoletana tra la cucina e il modo di esprimersi nella quotidianità, viaggia sempre più spesso sulla stessa lunghezza d’onda e questa tipica espressione è un chiaro esempio.
“Nu cuoppo allesse”, è l’appellativo che spesso si utilizza per prendere in giro un amico ma i più golosi sapranno sicuramente che con il termine tutto napoletano “allesse”, si intendono le castagne lessate in acqua bollente. Le allesse, sono state citate nel tempo da più persone, come Giacomo Castelvetro, Matilde Serao, Gioambattista Basile, chi in riferimento alle castagne e chi alla simbologia acquisita, ma di certo sono state vere e proprie protagoniste storiche. La tecnica di preparazione per queste castagne è semplice e si tramanda ormai da generazioni, anche questa “semplice specialità”, apparteneva un tempo alle famiglie povere che anche con pochissimi ingredienti riuscivano a tirar fuori prelibatezze che col tempo sono state apprezzate nelle diverse classi sociali.
Le castagne, sono un frutto tipicamente autunnale e si prestano a diverse lavorazioni. Protagoniste non solo nei vassoi di frutta ma anche come ingrediente base di tanti dolci, a Napoli ci sono due modi in cui i partenopei amano gustarle, cioè lesse oppure arrostite. In entrambi i casi la ricetta e il procedimento è talmente semplice da poterlo tranquillamente svolgere a casa con pochi passaggi.
-Ingredienti per le castagne lesse:
-Procedimento:
Pulire le castagne e privarle della buccia esterna, avendo cura di lasciare la pellicina interna. Posizionarle in un tegame e ricoprirle con acqua fredda, un pizzico di sale e le foglie di lauro.
Aspettare che l’acqua inizi a bollire e dal momento dell’ebollizione, far cuocere per circa un’ora, controllando di tanto in tanto la cottura, per assicurarsi che non diventino eccessivamente morbide da sgretolarsi.
Una volta cotte, lasciar riposare un po’ le castagne, pelarle privandole della pellicina rossa e gustarle ancora calde.
Attenzione a non confondere l’allesse con ‘e palluottole, che sono invece le castagne cotte con tutta la buccia esterna. Nel caso in cui le castagne lesse non vengano consumate tutte, toglierle dall’acqua per evitare che l’assorbano tutta e al momento in cui si decide di consumarle, ripetere l’operazione scaldandole qualche minuto in acqua bollente.
Per quanto riguarda invece le castagne arrostite più comunemente conosciute come “caldarroste”, i ricordi rimandano sempre al caldo profumo che spesso ancora oggi anche tra le strade di Napoli si può sentire, grazie a quello che ancora oggi viene definito ‘o castagnaro. Da bambini, quando l’autunno stava per cedere il posto al freddo dell’inverno, e le passeggiate per strada erano accompagnate dalla rigidità del clima, un po’ tutti siamo stati coccolati dal calore delle caldarroste che racchiuse in un vero e proprio cuoppo fatto con fogli di giornale, ci teneva calde le mani e ci donava la sensazione di calore. Anche questa procedura è possibile riproporla in casa.
-Ingredienti per le castagne arrostite (caldarroste):
-Utensili:
-Procedimento:
Incidere le castagne con dei tagli lunghi qualche centimetro, e disporle sulla padella. Posizionare la padella sul fuoco e usare uno spargifiamma. Fare attenzione a girare più volte le castagne.
Pochi minuti per la cottura e poi le castagne saranno pronte. Toglierle dal fuoco e metterle in un panno di lana o un sacchetto di carta.
Lasciar riposare per qualche minuto e poi assaporarle ancora calde.