Cucina

Storia della Scrippella di Mondragone: solo alcune donne conoscono la sua ricetta

Le tradizioni, i rituali che si ripetevano un tempo in determinate occasioni, sono cose che molto spesso, con il passare del tempo e l’affermarsi sempre più insistente dell’epoca moderna, vanno pian piano svanendo.

Molto spesso, sono i racconti delle nonne a ricordarci o addirittura a farci scoprire mondi nuovi di cui ignoriamo l’esistenza, però è ugualmente vero che in alcuni paesi, legati ai propri “usi e costumi”, determinate tradizioni sono ancora vive e molto presenti, nonostante l’era moderna.

Oggi ci spostiamo simbolicamente a Mondragone, in Campania, in provincia di Caserta, per conoscere il tradizionale e famosissimo dolce che prende il nome di “Scrippella di Mondragone”.

La scrippella, è un dolce tipico del posto, che viene solitamente preparato in occasione di matrimoni. Si prepara qualche settimana prima del “grande giorno” e inviata a tutti i parenti degli sposi. Ha una forma di spirale, e viene fritta in olio d’oliva, il suo sapore è semplice e al tempo stesso indimenticabile, tant’è che ancora oggi resiste alla competizione dei più moderni dolci.

In alcune famiglie del paese, sembra ci sia l’usanza, un mese prima delle nozze, di organizzare una festa per gli sposi per augurare loro abbondanza e fertilità. In questa occasione, due donne si recano a casa della sposa, alle prime luci del mattino, verso le 4.00, preparano l’impasto della scrippella e lo lasciano lievitare fino alle 7.00, quando poi provvederanno a friggerlo. Con loro altre due ragazze, sono addette a confezionare i dolci prodotti, le decorano con zucchero e cinque confetti e una volta terminato il loro lavoro, incaricano alcuni bambini, di consegnare le crispelle agli abitanti del paese, che a loro volta, in segno di gratitudine, consegneranno ai bambini una piccola e simbolica mancia.

Tutto ciò, viene fatto, come simbolo, un modo per rendere partecipe tutto il paese, comprese le persone che non sono state invitate a partecipare al matrimonio.

Un gesto di assolutà bontà e condivisione, tipico delle popolazioni della campania, che nel tempo e in alcune case, ancora resiste.

Ma come si prepara la scrippella? Scoprirlo è davvero difficile, dal momento che solo poche donne sono a conoscenza di questa ricetta che si tramanda poi nel tempo di generazione in generazione, ma insieme proviamo a vedere almeno quali sono gli ingredienti necessari, secondo il portale aziendadolciarialeone.com.

Per circa 100 scrippelle, sono necessari, un quintale di farina 00, 3 kg di sale, 100 g di pepe, 25 g di zucchero, 20 kg di limoni, 350 g di cannella, 150 g di vaniglia, 1,5 kg di lievito di birra, 2 kg di lievito di pane, 200 g di bicarbonato, 75 l d’olio, 2 l di anice, 2 l di Rum, 2 l di Sambuca.

Il procedimento e tutto ciò che segue per la realizzazione di questo dolce, ovviamente è segreto e ben custodito dalle massaie del paese, ma per assaggiare questa delizia, non occorre aspettare necessariamennte un matrimonio, infatti, per rendere omaggio a questo dolce, e farlo assaggiare anche a turisti e abitanti di paesi vicini, in occasione della manifestazione estiva “Calici di Stelle”, che si ripete ogni anno il 10 Agosto, diversi stand vengono allestiti per la preparazione e distribuzione delle Scrippelle, ottenendo un grande flusso di visitatori che si accingono a voler provare il dolce mondragonese tanto decantato.