La cotognata leccese è una tipica ricetta salentina che consiste in una conserva di frutta preparata con le mele cotogne.
Presumibilmente originario della Persia, dove veniva coltivato dai Babilonesi, il cotogno era citato anche negli scritti di Catone, Plinio e Virgilio, molto apprezzato quindi anche dagli antichi Romani.
Nella mitologia greca, invece, le mele cotogne rappresentavano il simbolo della fecondità e dell’amore ed erano frutti consacrati alla dea Afrodite.
Oggi la cotognata leccese viene preparata in casa, nel periodo che va da settembre a novembre, così da poterla gustare durante tutto l’inverno e fino all’estate successiva, anche se purtroppo oggi la coltivazione di questo frutto è quasi in via di estinzione.
La cotognata leccese, grazie alla sua consistenza gelatinosa, si presta ad essere l’ideale sia a colazione, se spalmata su pane o fette biscottate, che come dolce di fine pasto, accompagnata ad un vino liquoroso.
Ingredienti
1 kg di mele cotogne
700 gr di zucchero
succo di 1 limone
acqua q.b.
Preparazione
Lavate le mele cotogne per eliminare la patina pelosa in superficie e tagliatele a pezzi grossi, eliminando i torsoli, quindi mettetela a bollire per circa 30 minuti in una pentola con l’acqua che copre appena le mele.
Continuate a cuocere lentamente, mescolando con un mestolo per evitare che la marmellata si attacchi, fino a quando le mele cotogne non diventeranno una poltiglia.
Togliere dal fuoco e frullare, rimettete il tutto sul fuoco insieme allo zucchero e al succo di limone e cuocete a fuoco lento e senza coperchio fino a quando la confettura si staccherà dalle pareti della pentola e avrà consistenza cremosa.
Stendete la confettura su una teglia precedentemente oleata e livellatela; quando si sarà raffreddata e solidificata, tagliatela a quadretti e lasciate ancora asciugare per una decina di giorni.