Alla scoperta di Valogno, “Borgo d’Arte” dell’Alto Casertano: la città dei murales
Giu 24, 2018 - Vincenzo Russo
Valogno è un centro piccolissimo, frazione del comune di Sessa Aurunca situato a ridosso del parco regionale di Roccamonfina Foce-Garigliano.
Un borgo che come densità abitativa ha conosciuto tempi decisamente migliori (contava circa 500 abitanti a metà ‘900) ma che poi a causa della cronica mancanza di lavoro è stato oggetto suo malgrado di un vero e proprio esodo che nel corso dei decenni ha prodotto una desertificazione del territorio aurunco e delle zone limitrofe.
Attualmente Valogno conta circa 95 abitanti con un’età media molto alta; fin qui nulla di nuovo: si racconta il triste andazzo che accomuna buona parte delle piccole località dell’alto casertano. Questo fino a quando, grazie all’iniziativa “I colori del Grigio” da circa 10 anni la piccola località è diventata una meta privilegiata di chi ama l’arte e la bellezza tipica dei piccoli borghi che popolano la nostra penisola. Questo progetto, promosso dall’Associazione “Valogno Borgo d’Arte” e dall’Associazione Culturale “Il Risveglio”, ha coinvolto tanti artisti di fama nazionale e internazionale che hanno messo a disposizione la propria arte “colorando” le stradine di Valogno con tanti murales per restituire alla frazione la dignità del suo passato rurale, intaccata dalla cementificazione irrispettosa dell’identità e della storia di Valogno.
Ad oggi i murales sono 42; la loro tematica spazia a 360° e coinvolge un po’ tutti gli aspetti della vita, con alcuni di loro che ripropongono lo stessa tema (es. la trilogia sul brigantaggio postunitario e la trilogia sull’amore). A breve saranno realizzati altri 4 murales: uno incentrato sulla figura di una locomotiva, donato dal dopolavoro ferroviario di Formia; uno dedicato alla figura universale di Frida Kahlo; un altro dedicato a Michelina di Cesare, la famigerata brigantessa di Mignano Montelungo; infine un altro murales sarà dedicato alla scrittrice e giornalista napoletana Matilde Serao.
L’abbellimento del piccolo centro ha attirato in numero sempre maggiore i turisti che vengono appositamente per ammirare il borgo, la sua dimensione fiabesca e i suoi colori sgargianti nonostante Valogno non sia propriamente sulle strade ad alto flusso turistico.
Questo piccolo borgo oggi è un luogo che scalda il cuore dei suoi visitatori e non lascia indifferenti. La prima impressione è di essere in un posto dove il tempo sembra essersi fermato, uno spazio metafisico che trasmette pace e tranquillità, a fare da ideale contorno a questa atmosfera surreale, inoltre, c’è il valore aggiunto dell’estrema cordialità dei suoi abitanti, sempre pronti ad improvvisarsi come ciceroni.
Gli ideatori dell’iniziativa “I colori del Grigio”, Giovanni Casale e Dora Mesolella sono i protagonisti di una storia d’emigrazione al contrario; loro hanno eletto Valogno a “luogo del cuore” e da circa un anno hanno lasciato Roma per stabilirsi con figli al seguito nel borgo facendosi promotori di passeggiate e pranzi condivisi utili ad illustrare la bellezza di Valogno.
Una scelta coraggiosa la loro; un “atto di fede”, un esempio concreto di attaccamento al territorio, di persone che credono nelle potenzialità di una porzione del nostro Sud e lo valorizzano elevandolo a vero e proprio Museo a cielo aperto.
Di seguita l’intervista a Dora Mesolella e Giovanni Casale