A cura di Claudia Ausilio e Salvatore Russo
A Santa Maria Capua Vetere si scava con la speranza di far riemergere dalle viscere della città nuova l’antica via Appia, la strada più importante della civiltà romana.
Scavi sul corso, scoperto un tratto di strada antica
Cantiere aperto da circa un mese in corso Aldo Moro di fronte all’ex caserma pica, a due passi dall’ex carcere di Piazza San Francesco. La Soprintendenza dei Beni Archeologici proseguirà ancora per qualche giorno con lo scavo, dopo i primissimi saggi che hanno rivelato l’esistenza di una strada, presumibilmente l’Appia.
Di tanto in tanto qualche curioso si ferma e sbircia per poter ammirare un pezzo di storia antica ricoperto dalla modernità. Lo scavo si inserisce nell’ambito dell’ampio progetto nazionale “Appia Regina Viarum“ volto al recupero dell’antico tracciato romano. 20 milioni di euro sbloccati dallo Stato grazie ai fondi per lo sviluppo e la coesione. 4 le regioni coinvolte: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. L’intento è quello di portare alla luce l’antico tracciato, di valorizzarlo e renderlo fruibile al pubblico.
Coprire il sito per conservarlo e tutelarlo
Se questo non fosse possibile sarebbe meglio ricoprire tutto il sito e proteggere le vestigia romane dalle intemperie e dallo scorrere del tempo. L’ideale sarebbe musealizzarlo e renderlo visitabile, ma in caso contrario la cosa migliore sarebbe ricoprirlo e difenderlo dagli agenti esterni.
Il tratto di strada emerso dagli scavi di corso Aldo Moro con tutta probabilità è riferibile al tracciato dell’antica via Appia. La strada consolare romana conduceva da Roma a Brindisi e fu costruita nel 312 a.C. in un momento cruciale della storia romana, nel pieno della seconda guerra sannitica, in cui i Romani subirono l’onta delle forche caudine (321 a.C.).
Via Appia, la prima strada consolare romana
La via Appia fu la prima strada consolare romana, una delle opere d’ingegneria più grandi del mondo. Il primo tratto fu fatto costruire dal censore su una già esistente via che collegava Roma ai Colli Albani, prolungandola sino a Santa Maria Capua Vetere, passando per Ariccia, Terracina, Fondi, Itri, Formia, Minturno e Mondragone. Dopo la sconfitta di Pirro nel 268 a.C., fu estesa fino a Benevento, conosciuta allora come Maleventum. Sempre nel III secolo venne ampliata sino a Taranto e solo verso il 190 a.C. raggiunse il porto di Brindisi, passando per Troia (FG), Canosa di Puglia e Bari.