Alla scoperta delle Terme più belle della Campania
Nov 16, 2014 - Elisabetta Cardone
Rappresentazione delle Terme di Caracalla, Lawrence Alma Tadema.
Veri e propri paradisi, incontri magici tra natura e architettura erano le Terme nell’antichità, amati dal popolo e da intere generazioni aristocratiche. Vesuvio Live propone ai suoi lettori un interessante viaggio nel passato, alla scoperta delle terme più belle dell’antichità, riscoprendone le caratteristiche, i fascini e i siti archeologici ancora oggi visitabili.
Sopratutto in età romana le terme erano degli edifici pubblici con degli impianti sanitari che rappresentavano dei punti di ritrovo e di ristoro per le persone, a partire già dal II sec. a.C., in quanto anche le personalità meno ricche e appartenenti ai ceti meno abbienti vi si potevano recare poiché l’ingresso era spesso gratuito: da ciò si svilupparono differenti ‘tipi’ di terme differenziate in base alla frequentazione della classe sociale e alla ricchezza. Le terme erano un luogo di socializzazione e di relax, fulcro di vita e di attività, in orari diversi e luoghi separati, sia per uomini sia per donne, che ivi si recavano per fare il bagno completamente nudi.
Gli antichi amavano le terme proprio per questo: questi affascinanti edifici nascevano in posti molto vicini alle sorgenti naturali, sfruttando i getti di acque calde che avevano e hanno tutt’ora effetti curativi e benefici per l’organismo. Durante l’età imperiale le terme cominciarono a diffondersi sempre di più, penetrando anche all’interno del tessuto cittadino, grazie sopratutto al miglioramento delle tecniche costruttive idrauliche che permettevano il riscaldamento delle vasche d’acqua; in questo modo l’evoluzione ingegneristica permise di sviluppare dei focolai sotterranei che sprigionavano vapore e aria calda dagli ipocausti (spazi sottostanti alla pavimentazione sospesa dei relativi vani da riscaldare – ndr).
Sopratutto a Roma ne abbiamo esempi importantissimi, ma le terme si diffusero anche in Campania, dove abbiamo numerosi centri, stufe, spa e terme varie ribattezzate con nomi di personaggi della storia o della mitologia. Per quanto riguarda la struttura le terme erano dei veri e propri monumenti, scrigni di bellezza e di regalità, alle volte delle piccole città all’interno della stessa città; in realtà esistevano due classi di terme: una destinata alla plebe, più povera ed essenziale, e un’altra destinata ai patrizi, più fastosa ed elegante. Lo sviluppo degli ambienti interni era uguale in ogni struttura: una successione di stanze con vasche che gradualmente cambiavano temperatura.
Abbiamo il frigidarium, la stanza della vasca fredda, con acqua dalla temperatura bassa, solitamente circolare e con copertura a cupola; successivamente vi era il tepidarium, destinato ai bagni in acqua tiepida a temperatura moderata per permettere ai ‘bagnanti’ di abituarsi all’escursione termica; a seguire poi all’esterno vi era il calidarium, con bacini di acqua calda generalmente rivolto a mezzogiorno. Talvolta il passaggio da un ambiente caldo a un ambiente freddo avveniva in modo repentino tramite la sauna, oggi chiamata sauna finlandese; per nuotare invece vi erano le vasche natationes. Tutt’intorno a questi spazi principali si sviluppavano altri ambienti accessori: l’apodyterium, uno spazio adibito a spogliatoio; la palestra, per permettere alle persone la cura del corpo attraverso esercizi ginnici; la sala delle pulizie, ma in terme più lussuose vi erano anche spazi destinati a rappresentazioni teatrali, fontane, mosaici, statue sculture e altre opere d’arte. A volte in terme più prestigiose (come nelle Terme di Caracalla a Roma – ndr) vi erano biblioteche, sale da studio e negozi.
Similmente agli Egizi nell’antichità si diffuse l’abitudine di mescolare insieme all’acqua calda altre sostanze profumate, come olio e vini speziati, che donavano beneficio alla pelle e rilassavano lo spirito. Per lavarsi inoltre gli antichi adoperavano la pietra pomice e la cenere di faggio, oppure anche la polvere d’equiseto e la pasta d’argilla per poi godersi dei magnifici massaggi con la mirra, l’olio di mandorle e altri unguenti speciali che venivano importati direttamente dall’Oriente. Una curiosità interessante, dedotta da alcuni studi effettuati su teschi e crani appartenuti agli antichi romani, ha portato alla luce che i frequenti sbalzi di temperatura portavano ai frequentatori assidui delle terme e anche agli schiavi addetti al lavoro nelle vasche, delle neoformazioni ossee globulari nei canali nasali e auricolari, tipiche anche oggi nei nuotatori. I pregi riscontrati d’altro canto riguardavano benefici agli apparati locomotori, respiratori, linfatici e circolatori; inoltre le terme aiutano per le prevenzioni contro le allergie e danno ottimi risultati per la salute e la bellezza della cute, resa più luminosa e liscia.
Proponiamo qui di seguito alcuni siti termali Campani molto importanti, simbolicamente significativi per il loro sostrato storico e archeologico, per la loro bellezza e per la loro testimonianza ricca di fascino; per i nostri lettori visiteremo con costanza i più importanti di questi siti, esplorandone le bellezze, raccontandone le caratteristiche più suggestive e rispolverandone il passato:
– Terme Tempio di Nettuno, Pozzuoli, Napoli
– Terme di Stabia, Castellammare di Stabia, Napoli
– Terme dello Scrajo, Vico Equense, Napoli
– Terme di Baia, Napoli
– Terme a Casamicciola, Isola d’Ischia, Napoli
– Terme Lacco Ameno, Isola d’Ischia, Napoli
– Terme Baia di Sorgeto, Forio, Isola d’Ischia, Napoli
– Fumarole di Sant’Angelo, Isola d’Ischia, Napoli
– Terme Vesuviane, Torre Annunziata, Napoli
– Terme di Sinuessa, Mondragone, Caserta
– Terme di San Salvatore Telesino, Caserta
– Telese Terme, Benevento
– Antichi Bagni di San Teodoro, Avellino
– Santuario di Santa Venera, Paestum, Salerno
– Antiche Terme Montesano sulla Marcellana, Salerno