Per scoprire le origini del famigerato corno napoletano oggetto e simbolo della tradizione partenopea, bisogna tornare indietro al 3500 a.C. A quell’epoca infatti, gli abitanti delle capanne erano soliti appendere corna di animali alla loro porta, simbolo di buon auspicio, potenza e fertilità.
A quei tempi alla fertilità corrispondeva la fortuna dato che più un popolo è fertile, più è prospero, e di conseguenza fortunato. Presso i popoli antichi poi, elmi o simboli di corna, venivano associati alla potenza di un individuo, in quanto animali possenti quali toro, elefante o cervo, si sentono forti grazie alle loro corna. In Italia invece al corno veniva associata una simbologia fallica.
In epoca romana, possedere una statuina con un elemento “lungo e affusolato”, portava prosperità, abbondanza e benessere all’intera famiglia e generazioni future. Vari simboli fallici, molto vicini nella forma al famoso “curniciello” sono stati rinvenuti anche negli scavi di Pompei e Ercolano. Nel medioevo il cornetto aveva addirittura virtù magiche e esoteriche, al punto che chi lo possedeva, aveva la forza di allontanare le potenze maligne ed il malocchio. Eppure attenzione: affinchè espletasse la propria energia, il corno doveva essere fatto rigorosamente a mano e di colore rosso. Rosso per la fortuna, lieta novella, buona sorte nonché potenza legata alla vivacità del colore; fatto a mano dato che il fabbricante rilasciava le sue influenze positive sul simbolo che andava a creare.
A Napoli ritroviamo, già da prima di Cristo, veri e propri artigiani del “corno”. Una tradizione tramandata da generazioni e che continua fino ai giorni nostri. In merito alle virtù magiche… Nessuno però, si suppone, può davvero garantirle.
Nella foto qui sopra, un corno con scartellato realizzato interamente a mano nella bottega di Roberto Coletta in Via dei Tribunali a Napoli. Il cartellino che reca con sé recita:
Il corno è il più diffuso portafortuna a Napoli. Secondo la tradizione deve essere rosso e fatto a mano per allontanare malocchi e jettature dalla persona che lo custodisce. Rosso perché è il colore al quale si associa un significato di fortuna e buon auspicio; fatto a mano perché in questo modo acquisisce poteri benefici dalle mani che lo producono. Inoltre si pensa che per adempiere alla sua funzione scaramantica, il corno deve risultare: “tuosto, stuorto e cu ‘a ponta”, rigido, storto e con la punta.
Buona fortuna.