San Giovanni Battista, vita e misteri del Santo asceta
Giu 24, 2015 - Domenico Ascione
San Giovanni nutre l'agnello, di Caravaggio
San Giovanni Battista è una delle figure più controverse e misteriose che appaiono nella Bibbia. Non tanto per la sua vita, ben scandita e raccontata nei Vangeli, quanto per la sua visione mistica ed ascetica della religione, visione che lo porterà spesso a contrastare e mettere in dubbio il cugino Gesù.
Secondo quanto scritto nei Vangeli Giovanni sarebbe nato da Zaccaria ed Elisabetta, cugina di Maria, una coppia molto avanti con gli anni. Un simbolismo solito all’interno del Testo Sacro: moltissime figure cristiane, come Abramo e la stessa Maria, sono nate da genitori anziani, proprio a simboleggiare la loro missione e l’ineluttabilità della loro nascita. Si vuole che la nascita stessa del bambino fosse stata annunciata alla Madonna dall’arcangelo Gabriele e che il pancione di Elisabetta ebbe un sobbalzo nel momento in cui la donna incontrò la cugina, anche lei incinta di Gesù, a manifestare la gioia incontenibile del nascituro Giovanni nell’incontrare per la prima volta il Messia. Al momento dell’incontro la gravidanza di Elisabetta era quasi al termine ed, infatti, il bambino nacque molto prima del cugino, nascita che simbolicamente è stata fissata il 24 Giugno, giorno in cui si festeggia il santo.
Giovanni iniziò a predicare molto prima di Gesù. La sua vita fu tutta devota alla penitenza e alla preghiera, insieme ai suoi seguaci, al punto che andò a vivere nel deserto fra stenti e fame aspettando l’avvento del Messia. Secondo il Vangelo di Marco:“Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico”. Infatti, nei Vangeli viene spesso definito come “voce di colui che grida nel deserto”. Più volte Giovanni annunciò che il cugino fosse il Messia, ma la conferma avvenne quando Gesù si recò da lui per essere battezzato con la fatidica frase:“Lui è l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”. Da quel momento Giovanni prese l’epiteto di “Battista”, “colui che ha battezzato”.
Una fede mai del tutto stabile: più volte l’eremita mise in dubbio l’operato del cugino, più volte chiese conferme, andò contro alle predicazioni di Gesù e non si unì mai ai suoi apostoli continuando a professare insieme ai suoi seguaci. Una predicazione che lo condusse alla morte. Arrivò, infatti, a condannare pubblicamente il rapporto incestuoso fra Erode Antipa e la cognata Erodiade. Il re lo fece prima imprigionare, poi decapitare per compiacere la bella Salomè, figlia di Erodiade. Si racconta che Salomè inscenò una sensuale danza per convincere Erode a giustiziare il Battista e che la sua testa fu consegnata come prova alla fanciulla su un vassoio d’argento. Il martirio di San Giovanni viene ricordato il 29 Agosto con le celebrazioni per San Giovanni Decollato.
Il culto di San Giovanni ha sempre comportato un avvicinamento al misticismo e a credenze popolari molto radicate. Ad esempio la notte di San Giovanni con i suoi riti e le sue superstizioni. Prima di diventare un santo e un profeta, Giovanni era un mistico, un saggio, un eremita profondamente legato alle forze della natura. Lo stesso atto con cui battezza il figlio di Dio gli offre l’immagine di purificatore e creatore di vita e salvezza.
Ai limiti del cristianesimo è, infatti, la leggenda delle Erbe di San Giovanni: una tradizione che si avvicina più a molti riti pagani e alla stregoneria. Si ritiene, infatti, che molte erbe, raccolte nella notte di San Giovanni, fra il 23 e il 24 Giugno, acquistino poteri curativi e protettivi divenendo veri e propri talismani. Persino bagnarsi con la rugiada di quelle piante, in quella notte, consentirebbe di guarire da ogni male. Si va dall’artemisia, contro il malocchio, alla salvia, alla ruta e al rosmarino per proteggere dai demoni, dalla mandragora per riportare la passione fra moglie e marito, alla lavanda per tenere fresca e pulita la biancheria. Sembrano sciocche credenze, ma, andando bene ad analizzare scientificamente, in molti casi c’è un fondo di verità. Si racconta anche che tutte queste erbe, raccolte nella notte di San Giovanni e riposte in un bacile pieno d’acqua, avevano il potere di donare bellezza, salute e proteggere dal malocchio, specialmente i bambini: la così detta “acqua di San Giovanni”.