Cetara, l’antica città dei pescatori. Un gioiello patrimonio dell’umanità
Lug 25, 2015 - Erminia Orassi
La strada da Vietri sul Mare conduce, attraverso le sue curve tortuose, all’antica conca di Cetara, avvolta dal verdeggiante e selvaggio Monte Falerio. Un piccolo e pittoresco borgo che ha avuto origine probabilmente nel Medioevo. Cetara è sempre stato il paese dei pescatori, il suo nome deriva infatti da Cetaria che in latino significa tonnara.
L’insediamento marinaro si costituì probabilmente nella seconda metà del IX secolo, quando si stabilì in quella località una colonia di Saraceni, cacciati poi dai salernitani verso la fine dello stesso secolo. L’insediamento sul mare e sulle colline laterali iniziò a svilupparsi verso il 988, intorno alla chiesa di San Pietro Apostolo. Il paesaggio di quelle zone era caratterizzato da boschi, castagneti, ed un’orografia aspra che costrinse i Cetaresi a realizzare dei terrazzamenti sostenuti da muri a secco denominati macerine. Su tali terrazze a gradoni venivano coltivati frutteti, vigneti, limoneti, mentre crescevano spontaneamente ulivi.
La città era protetta sia dalla montagna che da mura di cinta lungo il quale sorgevano edifici turriti e fortificati.
Oggi Cetara è patrimonio dell’UNESCO grazie alle sue meraviglie naturali ed ai gioielli storico-artistici che è possibile ammirare; la chiesa di San Francesco, eretta nel XVII secolo, che presenta un’elegante cupola affrescata ed è una delle strutture architettoniche più imponenti della cittadina. Assolutamente da visitare è la chiesa di San Pietro, Santo Patrono della città, edificata per celebrare la cacciata dei Saraceni da parte dei salernitani. La chiesa presenta degli interni in stile barocco, mentre è affiancata da un meraviglioso campanile duecentesco. Altra meraviglia architettonica è la Torre Vicereale, costruita sia per proteggere Cetara dalle invasioni dei Turchi, sia per proteggere i commerci locali dalla pirateria.
Da ammirare sono anche le barche colorate riposte sulla spiaggia, i pescatori nell’atto di riparare le reti da pesca e la Torre al tramonto che assume particolarissimi colori. Inoltre in quest’angolo di paradiso è possibile gustare un ottimo pesce, in particolare le Alici ed il Tonno, accompagnati dal profumo dei limoni coltivati sul posto.
Insomma, Cetara è da visitare assolutamente, non si può che restare affascinati da tanta bellezza e da un paesino che conserva ben strette tutte le sue antiche tradizioni.