Sylvain Bellenger, importante storico dell’arte riconosciuto in tutto il mondo. In Francia, la sua città di origine, quando viene pronunciato il nome, vengono elencati altisonanti musei da lui gestiti, tra le ultime cure di Bellenger non si può dimenticare “Institut National d’Histoire de l’Art (INHA)” di Parigi e “Cleveland Museum of Art”, autore di numerose pubblicazioni e titolare di numerosi titoli di studio acquisiti. Quando in Italia viene chiesto di Sylvain Bellenger, soprattutto a Napoli, chi vi risponderà avrà un raggiante sorriso ad illuminargli il volto, mentre elencherà la sua attuale competenza: “E’ il curatore del museo di Capodimonte“.
Un uomo illustre che già dalle prime settimane della sua gestione ha dichiarato di aver amato questa bellissima città, rimboccandosi le maniche per cercare di valorizzare il più possibile il patrimonio artistico e culturale che gli è stato affidato. Dopo una prima ristrutturazione il suo obiettivo era evidente: riaprire il Parco Delle Delizie e lo scalone di San Felice, ossia la zona più antica del Parco di Capodimonte. Lo scalone, ad esempio, fu disegnato da Ferdinando Sanfelice, architetto che progettò il parco. I lavori di pulizia voluti da Bellenger hanno fatto emergere tra la sporcizia un gruppo scultoreo da tempo dimenticato. La scultura rappresenta due figure umane e due pesci che reggono una conchiglia.
“Le statue non erano più visibili” – spiega Bellenger a Repubblica – “perché piante e muschio le coprivano completamente“. Un patrimonio artistico così tristemente ridotto per la mancata manodopera dovuta, riesaltato ora alle sue totali potenzialità. “Una fontana che fu portata dai Savoia quando presero alloggio a Capodimonte”. Aggiunge Bellenger, affermando con enfasi di voler recuperare il panorama che Capodimonte può offrire ai suoi turisti. Anche le panchine sono state restaurate, assieme ad un certosino piano di collegamenti tra il museo e Piazza San Carlo, con apposite Navette.
Gli obiettivi di Bellenger sono chiari, dare a Napoli i meriti e le bellezze che la città merita di esibire, intensificando accordi per incrementare il turismo in uno dei capolavori più grandi della città, una cartolina che permette di mozzare il fiato per il panorama che offre. A tal proposito Sylvain Bellenger ha stilato una serie di programmi estivi per incentivare ancor di più il turismo presso il museo e il parco da lui curato. Le premesse fanno intendere che Capodimonte avrà da offrire una ‘calda’ estate!