Una lectio magistralis di 40 minuti ha rapito gli oltre 1500 presenti, nella sala Newton di Città della Scienza in occasione di Futuro Remoto di qualche anno fa.
Dopo aver fatto battute sulla sua età il giornalista ha parlato della tecnologia e della sua importanza nel futuro. “Napoli e l’Italia potrebbero fare di più ma qui l’intelligenza non fa rete, non fa sistema” ha dichiarato Angela a Il Mattino.it.
A Napoli ha dichiarato puro amore e ammirazione per la sua gente: “per la fantasia del popolo e dei ricercatori partenopei“, che secondo Angela avrebbero qualcosa in più degli altri, infatti gli piacerebbe legare il suo nome alla stazione di viale Dohrn. “Napoli è una città che si porta dentro“, ha continuato.
Poi ha incontrato un suo fan, Pasquale, dei Quartieri Spagnoli che non ha potuto studiare ma che si è “appassionato alla scienza e al sapere grazie a Piero Angela“.