“Dicette Pulecenella: nu maccarone vale ciente vermecielle”: cosa significa?


Quando qualcuno è estremamente capace o esperto in quello che fa diventa praticamente insostituibile: determinati lavori mentali o fisici richiedono un’abilità o una predisposizione per cui nemmeno un gruppo di persone potrebbe sostituire una sola. In queste situazioni è proprio il caso di ricordare un antico detto napoletano: “Dicette Pulecenella: nu maccarone vale cchiù ‘e ciente vermecielle”.

Il proverbio sta proprio ad indicare come talvolta tante persone poco capaci, i vermecielle, non possano eguagliarne una capace, nu maccarone. Una metafora abbastanza evidente che si basa sull’antica concezione della pasta a Napoli. Oggi per maccarone si intende la pasta in generale o, più in particolare, un tipo di pasta corta. Una volta però, soprattutto nella nostra città, i maccaroni erano principalmente gli spaghetti, come abbiamo già detto parlando della “frittata ‘e maccarune”.

Per vermicelli si intendevano, ed ancora oggi è così, degli spaghetti più sottili, solitamente spezzati per i piatti dei più piccoli. Il termine “vermicelli” è stato usato per la prima volta nel Liber de Coquina, uno dei più antichi ricettari scritti a Napoli ed attualmente custodito a Parigi. Nel detto si evidenzia proprio come, per il sapore, la consistenza e l’aspetto, questi vermicelli non potevano in alcun modo sostituire un maccarone ben preparato.

Rimane un solo quesito: perché a dirlo è proprio Pulecenella? In realtà, spesso detti e proverbi vengono introdotti da un “dicette…” accompagnato da qualche nome, qualche personaggio di spicco oppure un defunto antenato di cui si tramanda la saggezza popolare. Questa prassi serve a dare maggior enfasi all’affermazione, renderla reale e darle una fonte a cui tutti potevano far riferimento. In questo caso non c’è niente di più universale per i napoletani che la cara vecchia maschera di Pulcinella.

Oltre a rappresentare la napoletanità, il personaggio viene spesso raffigurato mentre gusta golosamente e rigorosamente con le mani un grosso piatto di maccheroni, immagine ripresa in moltissimi film. Chi meglio di lui poteva dare autorevolezza a questo detto? Chi meglio di Pulecenella può sapere quanto nu maccarone è meglio ‘e ciente vermecielle?


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