Una vittoria annunciata dai bookmakers inglesi già qualche giorni prima che il Festival di Sanremo cominciasse, e così è stato. Rocco Hunt trionfa sul palco dell’Ariston con la sua canzone “Nu juorno buono”, sulla Terra dei Fuochi. La Campania gioisce per la vittoria del rapper salernitano. Un trionfo che unisce i campani.
Ma accade anche che una frase del giovane cantante sia utilizzata per riaprire uno stupido campanilismo che affonda le sue tristi radici nel calcio. Rocco Hunt fiero della sua città, delle sue radici, dichiara orgogliosamente di essere salernitano. Una città intera ha tifato e votato per lui. E così in molti gruppi e pagine di tifosi del Napoli si riapre una rivalità che da sportiva diventa qualcosa di diverso.
Le accuse mosse al rapper sono incentrate soprattutto sul video. Rocco Hunt ha deciso di girare le immagini della sua canzone sanremese tra le strade di Napoli raccontando la tragedia della Terra dei Fuochi. Ebbene molti ci hanno visto ipocrisia in questo con il suo definirsi salernitano. “Perchè non hai girato il video a Salerno?“; “Cosa ne sai della Terra dei Fuochi tu che sei di Salerno?”. Questi e altri commenti sono piovuti sul web in un temporale che ha colpito il cantante.
Ancora una volta la fede sportiva con il calcio che dovrebbe unire e non dividere, è teatro di un campanilismo che umilia la nostra gente. Come possiamo indignarci dinanzi ai cori beceri sul Vesuvio se poi tra di noi ci discriminiamo? Non è la stessa cosa? Se ci mostriamo così fragili a difenderci l’un con l’altro tra noi campani e meridionali, come potremmo mai far fronte comune contro le prepotenze del Nord?