Domenica mattina, partendo dal binario 11 della stazione centrale di Napoli, il treno “Reggia Express“ ha effettuato il suo primo viaggio alla volta della stazione ferroviaria di Caserta per poi raggiungere il mastodontico Palazzo Reale. Il convoglio è un modello d’epoca tipo “Centoporte” del 1930, trainato da locomotiva elettrica “E 626” dello stesso periodo.
Il “Reggia Express” collegherà la stazione centrale di Napoli con la Reggia di Caserta, offrendo un servizio suggestivo che amplifica l’offerta turistica a favore del monumento vanvitelliano e della città della Reggia secondo le modalità che saranno rese pubbliche con il calendario completo delle corse, con orari e modalità di viaggio, sul sito della Fondazione Ferrovie dello Stato. Il biglietto del treno costa 18 euro intero ed è comprensivo dell’ingresso al museo; 9 euro, invece, il ridotto per i ragazzi fino ai 18 anni (gratuito per i bambini fino a 6 anni), il possessore del biglietto “Reggia Express” ha diritto all’ingresso prioritario, saltando la fila della biglietteria, per una visita degli appartamenti reali con audioguida. Partner dell’evento il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Dop, i turisti infatti saranno accolti con un rinfresco a base di mozzarella di bufala Dop e altri prodotti caseari della tradizione campana.
Con l’istituzione del ” Reggia Express” si conta di raggiungere un numero di ingressi sempre maggiore a favore della Reggia di Caserta, dopo l’ottima performance del 2016 che ha visto un +37% di ingressi e un + 50% di incassi, e, contestualmente, di ampliare l’offerta turistica di chi soggiorna nel capoluogo partenopeo. Grande soddisfazione del Direttore Mauro Felicori, oggi sul treno che porta alla Reggia, e dei vertici istituzionali regionali, prosegue, in questo senso, il programma di sdoganamento del “Brand Reggia”, finalizzato anche a creare un’indotto turistico importante per il territorio casertano che vada oltre il semplice turismo “mordi e fuggi” creando una sinergia con le tante attrattive a ridosso del monumento vanvitelliano e del capoluogo casertano, in particolare l’Acquedotto Carolino, il borgo di Casertavecchia, il Real setificio di San Leucio, la basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, l’Anfiteatro campano e, in generale, in tutta la zona del casertano e dell’Alto Casertano che accanto all’offerta turistica può abbinare quella enogastronomica di primissima qualità.