Napoli – Oggi, la tangenziale che da Napoli arriva fino a Pozzuoli è un dolore per tutti gli automobilisti che la percorrono quotidianamente: un pedaggio che non dovrebbe esistere ed il traffico perenne che si trasforma in code interminabili, negli orari di punta, rendono la strada un vero e proprio inferno preferibile solo al caos delle strade cittadine. E pensare che la prima “tangenziale” di Napoli venne costruita la bellezza di 2000 anni fa dai romani: via Antiniana per colles. Insomma, in due millenni di evoluzione qualcosa avremmo dovuta impararla.
Bisogna considerare che, un tempo, la morfologia della nostra terra era molto diversa rispetto a quella attuale. Napoli e Pozzuoli erano separate da una vasta zona paludosa impraticabile: l’unico collegamento fra le due città era una stretta stradina, probabilmente costruita dai greci, che si inerpicava sui colli circostanti attraversando boschi e zone scoscese. I romani, introno al II secolo a.C. pensarono bene di sostituire il pericoloso passaggio con una sicura ed infinitamente più veloce strada. Una testimonianza materiale della via per Colles è costituita dalle arcate in mattoni rinvenute durante la realizzazione della stazione Salvator Rosa della Linea 1, le quali sono ora visibili nel piazzale antistante la stazione.
I lavori per Via Neapolis – Puteolim, questo il nome della strada, iniziarono soltanto due secoli dopo, sotto l’imperatore Cocceo Nerva e vennero ultimati sotto il figlio di quest’ultimo, Traiano, agli inizi del I secolo d.C.. La via passava comunque attraverso le colline, particolarità che le valse il nome di “per colles” (attraverso i colli).
Quanto alla denominazione “Antiniana”, con la quale ancora oggi la conosciamo, non è ancora chiara la sua origine. Alcuni studiosi sostengono derivi dal Rione Antignano, sul Vomero, attraversato dalla strada. A confermare questo percorso c’è anche quanto tramandato riguardo al primo miracolo di San Gennaro: dopo il 400 d.C., infatti, la processione che da Pozzuoli trasportava le spoglie del santo a Napoli, passando quindi per la strada in questione, si fermò ad Antignano quando il sangue si sciolse. Per alcuni, inoltre, il nome “Antiniana” è coevo alla fondazione della strada, per altri, invece, venne attribuito soltanto intorno al XVIII secolo.
Quel che è certo è che la via Antiniana per colles non favorì solo i collegamenti fra Napoli e Pozzuoli, ma lo sviluppo stesso dell’area urbana. Attraversando tutta la parte interna fra l’attuale Vomero ed i confini puteolani la “tangenziale” si diramava fra i vari aggregati abitativi diventando un’arteria per commerci e scambi importantissimi. Gli storici sono concordi nel ritenere che fu proprio questa strada a trasformare la parte collinare di Napoli da zona disabitata a quartiere residenziale per nobili e possidenti locali.