Dal 26 al 28 Maggio la 3 edizione delle celebrazioni per l’importante documento cui sarà dedicato un cippo alla presenze del Dott. Sabatini dell’Accademia della Crusca
La Città di Capua è in fermento per le celebrazioni del Placito Capuano, giunte quest’anno alla 3° edizione, considerato dagli studiosi come “l’atto di nascita dell’italiano”. Siamo nell’anno 960, a Capua, la città più importante del territorio di Terra di Lavoro e capitale del Principato longobardo, erede dell’antica Capua rasa al suolo dagli invasori saraceni e ricostruita ex novo sulla riva del fiume Volturno nella località che i romani chiamavano Casilinum.
Il Placito era il documento emesso da un giudice che dava un parere su una disputa, l’oggetto del documento è la sentenza con la quale il giudice di Capua dell’epoca, Arechisi, riconosce all’abbazia di Montecassino il diritto di proprietà su alcune terre occupate dal proprietario terriero Rodelgrimo. Questa è la formula in volgare italiano recitata dal “placito”: “Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti“, ovvero “So che quelle terre, entro quei confini di cui si parla, li ha posseduti per trent’anni l’abbazia di San Benedetto”.
La sentenza è importante perché dalla stessa emerge la chiara intenzione di farsi capire anche da chi non conosceva il latino, idioma con il quale venivano formulate tutte le sentenze giuridiche. Il Placito è quindi il primo documento depositato in una lingua popolana che per la prima volta possiede la necessaria dignità per apparire in un documento e rappresenta la prima apparizione del volgare italiano in un atto scritto e Capua grazie a questo documento è stata consacrata come la “Città della Lingua italiana”.
L’evento è organizzato dal club di territorio “Terra di Lavoro” d’intesa con il Touring Club Italiano di “Aperti per Voi Capua” con la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni, delle scuole cittadine e la consulenza dell’Accademia della Crusca. Le celebrazioni in favore del Placito saranno animate da molte iniziative, in primis le aperture delle chiese, gli eventi teatralizzati, le visite guidate e i mercatini medioevali. Nel quadro della manifestazione degno di nota è lo svelamento di un cippo dedicato al Placido nello spazio verde di fronte l’antica chiesetta di San Salvatore a corte il 27 maggio, alla presenza del presidente emerito dell’Accademia della Crusca il professore Francesco Sabatini che ha annunciato il tutto agli schermi della trasmissione Uno Mattina di Raiuno
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