Coroglio, o Curuoglio: ecco perché l’estremità di Posillipo si chiama così
Giu 18, 2017 - Domenico Ascione
Viene chiamata “Coroglio” la zona di Napoli immediatamente a ridosso di Capo Posillipo. Oltre ad offrire meravigliosi scorci panoramici sul Golfo e su Nisida, è anche il punto di collegamento con la zona di Bagnoli. La sinuosa e lunga discesa che parte dall’apice della collina di Posillipo ed arriva al mare ed al quartiere industriale è detta “Discesa di Coroglio”.
La strada era conosciuta, un tempo, come “Rampa dei Tedeschi”. Questo nome, tramandato dalla tradizione, si deve ad una serie di studi che alcuni archeologi tedeschi svolsero all’interno della grotta di Seiano, raggiungibile dalla discesa, agli inizi dell’Ottocento. Gli studiosi si stabilirono per lungo tempo lungo la strada finendo per “ribattezzarla”. La storia dei tedeschi e delle loro ricerche è raccontata da Luigi Lancellotti in “Sullo scavo della grotta di Sejano e sulla nuova strada di Coroglio”.
Il nome della stessa zona affonda le sue radici dalla tradizione popolare. “Coroglio” deriva, infatti, dal termine napoletano “curuoglio” che, a sua volta, ha origine nel latino “corollio” (piccola corolla). Questo era “quel cercine o torciglione di panno, che si adatta sul capo a comodo trasporto di oggetti pesanti”, come scrive Gino Doria nel libro “Le strade di Napoli: saggio di toponomastica storica”. Probabilmente il nome è stato attribuito per la particolare forma del capo estremo del colle, molto simile ad un panno attorcigliato.